mercoledì, dicembre 23, 2009

Nevicata 21/22 dicembre 2009

8:56 AM 2

P1010888

Ultimo tratto della strada che porta al lavoro, foto scattate tra Comignago e Oleggio CastelloP1010889

  Cartoline…P1010890

Freddo, ghiaccio, neve

Oleggio Cast

Un bianco Natale insomma

P1010887

Al passaggio a livello

garage garage2  

Il garage ghiacciato, per forza al mattino si fatica ad aprirlo!!!

giovedì, dicembre 10, 2009

Oleggio Castello 09/10/2009

7:52 AM 2

san martino oleggio castello

Data le bella giornata di oggi, non potevo rimanere in ufficio durante la pausa. Sono partita da Paruzzaro e a piedi sono arrivata alla chiesetta di San Martino che, dall’ alto di una collina, domina la zona attorno a Oleggio Castello. Appena si svolta la curva, proseguendo lungo la strada in salita, si giunge in questa località. P1010860

Il campanile della chiesa che si impone sull’azzurro del cielo… cliccando sulla foto è possibile vedere meglio la meridiana appena sotto l’orologio.

monte rosa

In lontananza ecco il massiccio del Monte Rosa. Le altre montagne sono coperte dalle colline, si vedono meglio lungo la statale per Arona.

P1010861

Proprio dietro alla chiesetta ecco il lago Maggiore! Scendendo dalla collina si giunge infatti ad Arona. Sembra impossibile che nel giro di poche centinaia di metri dalla strada ci sia un posto così tranquillo e silenzioso. Dovrò venirci più spesso :-)

giovedì, dicembre 03, 2009

Cent'anni di solitudine - Gabriel Garcìa Màrquez

2:20 PM 0
Dopo averlo abbandonato due volte per essermi persa tra le generazioni dei vari Aureliano e Josè Arcadio, ho ripreso la lettura aiutandomi con lo schema dell' albero genealogico della famiglia Buendìa.
Sarà per l’alone magico che circonda il villaggio di Macondo, o per la malattia del sonno, le farfalle gialle, le carovane degli zingari, la scoperta del ghiaccio, le lotte tra i galli, le predizioni di Aureliano, le pergamene, i pesciolini d’oro, una famiglia che per generazioni teme la nascita di figli con la coda di porco, la pioggia interminabile… ma io ho trovato questo libro fantastico. Un passato nel quale si rimane sempre invischiati, il susseguirsi delle stagioni rende Macondo un luogo senza tempo e senza confini, dove tutto è ciclico e si ripete. Strana la sensazione di solitudine in mezzo alla quantità di personaggi; i protagonisti sono visti come tante solitudini, le quali si incrociano per essere un po' meno sole. Sicuramente un romanzo diverso rispetto ai tanti oggi in commercio. Un libro immenso, un Nobel meritatissimo.
" ...non aveva mai potuto capire il significato di una contesa tra due avversari che erano d'accordo sui principi."
“In quella notte interminabile,mentre il colonnello Gerineldo Màrquez evocava i suoi pomeriggi morti nella stanza da lavoro di Amaranta,il colonnello Aureliano Buendìa grattò per parecchie ore, cercando di romperla, la dura crosta della sua solitudine. I suoi unici attimi di felicità, dal pomeriggio remoto in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio, erano trascorsi nel laboratorio di oreficeria, dove passava il tempo montando pesciolini d'oro. Aveva dovuto promuovere trentadue guerre,e aveva dovuto violare tutti i suoi patti con la morte e rivoltarsi come un maiale nel letamaio della gloria, per scoprire con quasi quarant'anni di ritardo i privilegi della semplicità.”
"[...] il colonnello Aureliano Buendìa comprese a malapena che il segreto di una buona vecchiaia non è altro che un patto onesto con la solitudine. "
"Amaranta pensava a Rebeca, perchè la solitudine le aveva selezionato i ricordi, e aveva incenerito gli intorpidenti mucchi di mondezza nostalgica che la vita aveva accumulato nel suo cuore, e aveva purificato, magnificato e eternizzato gli altri, i più amari. "