Piante carnivore
Al momento mi sto documentando, spero che nel frattempo non muoiano!
E si corre ancora in pantaloncini e maglietta! Cosa chiedere di più????
E’ passato qualche mese dalla mia ultima gara. Corro poco e corro male ma ieri sera ho deciso che stamattina sarei stata anch’io tra i partenti.
Villa Picchetta, sede del parco del Ticino, oggi ospita la tappa domenicale della gamba d’oro. Arrivo con buon anticipo, un mezz’oretta sufficiente per iscrivermi e passeggiare tra cortili e fontane. Al via non sono molti i concorrenti, ultimamente le gare sono davvero tante, così, non c’è più quella ressa che distingueva questo circuito. Ovviamente parto dietro, ovviamente senza essermi scaldata.
Dopo il primo chilometro, la carreggiata della stradina di campagna lascia spazio ad un sentiero. Purtroppo è impossibile dettare il proprio ritmo, ci si trova a dover spingere il concorrente davanti oppure a sentire il fiato sul collo, nel senso letterale del termine, di chi vorrebbe passarti. Gli spezzoni di single track sono davvero tanti, così ci sia adatta. Mi trovo abbastanza dietro e la gente se la prende con comodo. Due ragazzi discutono sull’assetto del Novara calcio. Tante volte vorrei allungare ma il percorso si snoda nel bosco, bisogna fare attenzione a radici, alberi tagliati, cambi di direzione. Uscire dal tracciato principale risulterebbe controproducente. Verso il quinto chilometro il sentiero si allarga ed è possibile superare. Al sesto/settimo, qualcuno si ferma al ristoro, data la fresca mattinata, non sento nemmeno il bisogno di bere, quindi continuo sperando di guadagnare qualcosa. Si passa la spunta, poi ancora sentiero singolo, stavolta c’è una specie di slalom che costringe a continui cambi di direzione. Gli ultimi chilometri volano, non sono in affanno quindi posso spingere un pochino fino al traguardo. Non cambio ritmo ma allungo in una leggera progressione. Purtroppo ho corso troppo piano i primi cinque, la gara è andata. Finisco i miei 10,7 km chiudendo quarta tra le donne e 101 esimo nella classifica generale. Ritmo medio di quasi 5’ al km, molto molto lento. Foto di rito, qualche chiacchiera e me ne torno a casa velocissima, la mattinata è ancora lunga!
Personalmente il percorso non mi è piaciuto, ho trovato un po’ noioso il continuo susseguirsi di boschi; avrei intervallato portando la gara vicino a qualche corso d’acqua o ad ampi spazi. La valle del Ticino offre una vasta scelta quindi mi sarei aspettata maggior varietà. Stesso discorso per la mancanza di salite e discese: avrei movimentato di più il tutto.
Non nego che il cielo plumbeo possa aver influenzato la mia opinione, ciò non toglie che mi sono comunque divertita e la mattinata è trascorsa in modo piacevole.
Spero che passino ancora mesi prima di correre un’altra gara…
:-)
Tra l’altro…. domani aprono le iscrizioni per la Forest Race :-)))))
Ore 06:30 a.m. : mentre colaziono fisso il calendario GDO. Stasera tappa di Momo, come posso saltarla? Ci penso tutto il giorno, poi, esattamente 12 ore dopo decido di sbalzare l’allenamento in favore della gara. Ultimamente non mi sto ammazzando di fatica, anzi, mi godo la corsa per quello che è, ovvero il mio modo preferito per rilassarmi. Chissà se potrò comportarmi dignitosamente… ma alla fine chissenefrega; ho la voglia di correre quindi ho tutto quello che mi possa servire.
Non arrivo in ritardo, ma nemmeno con sufficiente anticipo per il riscaldamento. Corsetta per tornare alla macchina dove recupero i 2€ che avevo dimenticato e via ad iscrivermi, sperando non mi facciano la multa dato che la Fiesta rimane ad attendermi in un parcheggio riservato ai condomini. Qualche scambio di battute con i volti ormai noti ed è già ora di schierarsi. Alla partenza mi imbatto in Rino… strano correre con il proprio allenatore di secoli fa’!!! Affianco la ragazza che mi aveva preceduto a Caltignaga. 6 5 4 3 2 1 … partiti! Il rumore delle scarpe di 350 concorrenti che battono sull’asfalto è musica per le mie orecchie! Uno dei ricordi della gamba d’oro che mi rimarranno per sempre impressi e che richiamano nella mia mente la sensazione dell’ansia che provo quando inizia una gara ma allo stesso tempo la gioia per essere lì a provarci ancora.
Dopo il primo tratto sull’asfalto, il gruppone si riversa nella campagna momese. Il clima torrido degli ultimi giorni ha asciugato completamente la terra quindi, chi mi precede, solleva una quantità di polvere da far invidia ai piloti del Dakar rally. Nel passaggio al primo km registro un 4’19”. La mia vicina alla partenza, maglia fucsia, mi dà qualche metro, insieme ad una tipa con la canotta blu e ad un’altra che porta il proprio nome sulla schiena. Non mi lascio tentare, la gara è lunga, decido di non esagerare, per lo meno, non da subito. Il terzetto ha un passo leggero che non lascia trasparire alcun segno della fatica. Io, ehm, sono tutt’altra cosa, più un trattore che un fenicottero! Al secondo km supero una ragazza che non avevo visto essere davanti al gruppo di testa, tanto meglio, una in meno. Arrivati a metà del percorso, come preannunciato dallo speaker alla partenza, ecco il ristoro. Afferro una bottiglietta d’acqua e me la butto addosso, un po’ in testa e in parte sulla maglia, bagnandomi solo leggermente le labbra. Stanchezza a parte, riesco a centrare il cestino con la bottiglia. Siamo in un tratto di percorso tecnico che affatica polpacci e soprattutto caviglie, poi per fortuna ci si ributta in una stradina di campagna. Qui riprendo una delle ragazze del gruppetto di testa. Al quarto km però sale una tipa da dietro e iniziamo a darci bagarre. Tra tira e molla arriviamo all’ultimo chilometro. Tra il quinto e il sesto mi sento abbastanza stanca, ma felice. Vedo la maglia fucsia ad un centinaio di metri, tra me e lei… La canotta blu! Vorrei prenderla, per lo meno provarci. Mi avvicino, la tipa con cui sto battagliando non mi dà tregua, sale anche lei. Sono affaticata, ho sete e caldo, ma all’improvviso… ecco l’asfalto! Un leggero tratto in salita mi rende più aggressiva e con chissà quale forza riesco a cambiare. Volata finale, mi sembra di essere leggera… e senza sforzo aumento le falcate. Negli ultimi 100 metri guadagno ben 6 posizioni nella classifica generale superando la ragazza in blu e mettendo definitivamente la parola fine alla battaglia con la tipa che per ben due chilometri non mi aveva dato tregua. Al traguardo giungo 68-esima. Seconda tra le donne! Felicissima!!!! Cerco di stare in fila per la consegna del cartellino ma tra caldo e stanchezza la testa mi gira tantissimo. Solo al ristoro mi ricordo di arrestare il gps. Nonostante tutto, segna un 4’48” di media al km.
Nessuna premiazione, nemmeno la lettura della classifica. Vengono menzionati i primi di qualsiasi categoria, dal gruppo alpini, al primo avisino, al primo momese…. Nessun accenno ai vincitori della gara, no, avete capito bene, nemmeno ai primi.
Uffi, io ero già pronta con il mio cellulare per registrare il momento fatidico in cui avrebbero letto il mio nome…. Vabbhè mi consolo, ritorno all’area ristoro, mi mangio il quarto panino con la nutella e vado a recuperare la Fiesta che fedele mi ha aspettata al parcheggio. Niente multa, almeno questo!
Troppo emozionata per scrivere, facciamo che butto giù i pensieri alla rinfusa :-)
Ieri sono andata a vedere la ‘Bellinzago corre nel parco del Ticino’ e la voglia di correre mi è saltata addosso e non sono riuscita a scollarmela.
Oggi mi sono fiondata a casa dal lavoro e nonostante qualche imprevisto a Caltignaga c’ero anch’io. Le solite facce, la solita allegria contagiosa. Stavolta voglio partire davanti. E’ tanto che non gareggio, non ho nulla da perdere, mi voglio divertire. Partiamo, l’emozione mi assale e sbaglio completamente il primo km lanciandomi in un 4’13 spaventoso. Devo calmarmi quindi mi stacco leggermente dalla ragazza con cui sto facendo bagarre. Passo anche il secondo km sotto i 4’30”. Così non puoi continuare, Roby datti una calmata perchè non sei allenata. Sono talmente presa che la gara va via in un attimo, i km scorrono veloci, vedo ancora la casacca fucsia della tipa che mi ha staccato di una cinquantina di metri. Tengo, tengo fino al quinto senza risentirne troppo. Affondo nel quinto chilometro correndo a 4’48 ma fortunatamente riesco a cambiare, merito anche di un tipo che mi affianca e mi dice di seguirlo. Ci provo, ci credo. Stringo i denti e arrivo al traquardo. Terza donna, a meno di 100 m dalla seconda e a meno di 200 dalla prima. Felicissima. Troppo stanca per raccontare altro. Stanca ma contenta. Non vengo premiata, c’era solo un m azzo di fiori per la prima, pazienza. Mi ci voleva proprio una gara! Che sfogo gente!!!
Dimmi dove cadi che io mi sposto!
Voglia 0 di fare tutto, incredibilmente non ho voglia nemmeno di correre. Ieri ho pensato di addormentarmi durante la sgambata pomeridiana…
Sarà il tempo…. lo spero!
Giornata bellissima per i bambini dell’asilo di De Medici!Stancante da matti, ma sicuramente indimenticabile!
Tante gare in cui cimentarsi, merenda e medaglia per tutti! Che bravi!!!
Immagini della preparazione al Bulè sport village di Bellinzago Novarese
Il Vale stanco morto: ‘Mamma vero che andiamo ancora a fare le gare?’… ‘Ehm, appena il papà si riprende!’ Già, perchè i grandi si sono stancati tanto quanto i piccoli, se non di più!
Ottima organizzazione, speriamo che l’anno prossimo ripetano questa giornata!
W lo staffettone dello spareggio!!!!!!!!!!!!!!!!!
W la sezione F!!!!!
Con immenso ritardo eccomi a commemorare con poche parole la gamba d’oro di Fontaneto. Bel percorso con una salita di circa 500 metri, diversi tipi di terreno che impongono variazioni di ritmo. 11,5 km spalmati tra paese, boschi, campi.
866 iscritti, mi classifico al 141° posto, nella classifica donne sono la 7^. Al traguardo, pasta fresca per tutti!
Passaggio sulla “Maggiorina”
Foto prese da Bla bla running
01 marzo 2015 – Caminoda del Carascio
7:30. La sveglia suona, apro gli occhi e mi sento felice ed emozionata, oggi riparte la gamba d’oro!
Prima tappa in quel di Suno dove alle 8:30 c’è già fermento. Dopo aver effettuato l’iscrizione, mi rimane un buon quarto d’ora per il riscaldamento, tempo che però mi brucio in chiacchierate e foto di rito.
Mi ritrovo alla partenza senza capire da che parte sono girata, o meglio, la direzione verso cui prenderà il via la corsa e mentre ci penso lo sparo dello start mi sorprende; brava Roby, non ti smentisci mai! Chi conosco è diverse file avanti, pazienza, il bello della gamba è che comunque vada non si è mai soli. Provo ad avvicinarmi a qualcuno a me noto ma senza successo, Fabio e Luca hanno un passo decisamente veloce. Riesco a passare solo Eugenio. Transito ai primi km ad un ritmo per me azzardato, chiudo il terzo addirittura in 4’21”, qui è meglio rallentare! Ecco che si affaccia un po’ di fangazza e tra il quarto e il quinto km raggiungo una tipa che sembrerebbe alla mia portata. La affianco e miss simpatia mi dà una spallata che mi spinge nella palta. Queste sono le cose che non capisco: c’è gente che riesce a comportarsi in questo modo pur sapendo che la manifestazione non è competitiva e che non ci sono chissà quali premi in palio. Per qualche centinaio di metri attendo, poi tento nuovamente il sorpasso al primo tentennare della ragazza. In un passaggio stretto mi avvicino al tipo che la precede tagliandole la strada. Lei mi urla parole gentili. Una lunga salita non troppo pendente ci porta a metà gara dove passo il punto di ristoro senza servirmene e vedendo Luca in difficoltà. La gamba l’ha costretto ad uno stop, lo passo dandogli una pacca sulla schiena e incitandolo a continuare. Si raggiunge un bivio, la freccia a sinistra indica ‘13 km’ quella a destra ‘26 km’; ma io questa segnaletica la conosco!!! La mente corre alla Forest Race di cui stiamo percorrendo un tratto in comune. Poi un pezzo per me difficile, una discesa in ciotolato. Ultimamente non amo particolarmente le discese, purtroppo la schiena ne risente e devo andare pianissimo. Miss simpatia mi passa. Cavoli non ci voleva! Mi dà diversi metri e negli ultimi chilometri tento di recuperare. Verso il nono inizia il tratto di asfalto che mi lascia presagire la vicinanza del traguardo. Vorrei aumentare ma non ho fiato, sento troppo caldo e non riesco a cambiare. Sono contenta di rivedere Luca che mi passa ma purtroppo non riesco ad attaccarmi al treno. Mi giunge all’orecchio il tifo al traguardo e appena svoltato l’angolo intravedo il gonfiabile. Un ultimo sforzo per superare uno scollinamento e sono arrivata! La Ste mi urla che sono 6°, classifica donne confermata dagli addetti all’arrivo. Nel totale mi posiziono al 131° esimo posto. Purtroppo per meno di 50 metri non riesco a superare Miss Italia! Pesco un bigliettino dal cestino dei premi a sorteggio sperando che non sia bianco e…….. ecco cosa vinco:
Non mi sento molto bene, sono disidratata ma non riesco a buttar giù niente, a niente servono i tentativi di Fabio che arriva con le fette biscottate con la marmellata. Evidentemente non sono stata brava a gestire i cambi ritmo. Per fortuna nel giro di una decina di minuti questa sensazione passa e contenta vado a ritirare il mio meritatissmo premio nemmeno troppo importabile! :-D Poco dopo riesco anche a prendere qualcosa al ristoro…. le palline al cioccolato ricoperte di scaglie di cocco sono la fine del mondo, uno dei miei abbinamenti preferiti in assoluto, mi rimetterebbero in pista sempre! Super organizzazione, veloce ed efficiente, fantastico il rinfresco e i premi soprattutto per i piccoli!
Mattina bellissima, con la corsa della gamba d’oro a salutare il primo sorriso della primavera! Unica pecca la mancanza di Antonini Foto che regala sempre ricordi indelebili.
Dimenticavo… la mia classifica ve l’ho già detta, ma mancano due dettagli:
iscritti 861
arrivati 560
sotto, i miei passaggi.