Ogni tanto è bello tornare a ripercorrere quelli che per noi sono i sentieri "tradizionali". Questa domenica, vittime della stanchezza, abbiamo ripiegato su una delle mete classiche. 

 Biciclettata al castello di Proh tra balle di fieno, aironi e una miriade di ibis.

Dopo il tentativo fallito della scorsa settimana, si ritorna a Fontaneimore, frazione Coumarial. Una sostanziosa colazione prima di iniziare a camminare è fondamentale per avere le energie! Lasciamo l'auto all'inizio del sentiero della salute e prima di incamminarci facciamo tappa al Ristoro Bar Coumarial, posticino decisamente piacevole circondato da un ampio prato in cui spiccano diverse statue in legno.

 Raggiungiamo i laghi della Barma e l'omonimo rifugio.

Siamo in anticipo sulla tabella di marcia così decidiamo di proseguire verso il colle della Barma per poi vedere il da farsi. 

Al colle purtroppo le nuvole dominano, c'è parecchia foschia e non si riesce a vedere molto. Ci godiamo il freschetto e ne approfittiamo per il pranzo. 

Vorremmo raggiungere il Monte Camino ma le nuvole ci danno un po' da pensare. Forse non è il caso di perdersi sulle creste...

Ecco appunto, dediciamo di proseguire e ovviamente... ci perdiamo, tra l'altro nell'unico tratto in cui ho fatto da guida 😅. 

Fortunatamente si è aperto e ci siamo ritrovati improvvisamente sotto alla Capanna Renata, scoprendo di essere poco distanti dalla meta.

Eccoci al monte Camino

Le nuvole non ci permettono di ammirare il panorama, decidiamo quindi di rientrare, questa volta senza sbagliare. Un vero peccato, ricordo di esserci stata da piccola salendo da Oropa, decisamente da vedere!

Avvicinarsi al rifugio della Barma dall'alto è decisamente caratteristico. Il tetto è coperto d'erba e a tratti si nasconde alla vista. 

Là sotto il rifugio...

C'è il tempo per una sosta! Anche l'interno del rifugio merita una visita. 

Essendo tappa del Tor de geants non ne mancano i riferimenti!

E' ora di rientrare e scendiamo a valle.

E niente, ogni volta che percorro queste vie non posso fare a meno di pensare alla strada di mattoni gialli.

Verso il regno di Oz........💛

Molti sono gli escursionisti che preferiscono raggiungere il rifugio Barma partendo da Oropa. La camminata è decisamente più lunga e più impegnativa. 

Torneremo magari in autunno sperando in giornate più limpide.

Percorso

Distanza

Monte Camino

Rifugio Barma

Rifugio della Barma

Laghi della Barma

Dal rifugio Barma al Monte Camino

Colle della Barma

Da Coumarial al Monte Camino

Da Coumarial al colle della Barma

E' una domenica di metà giugno e dopo oltre 15 anni si ritorna a questo laghetto! Qui il vecchio post di un'uscita a fine agosto.

Colazione di rito al bar "La Vetta" di San Domenico di Varzo e si riparte per lasciare l'auto dopo pochi minuti a Ponte Campo (1319 m s.l.m), proprio dove la strada asfaltata termina. I prezzi sono aumentati negli ultimi due anni ma direi che la tariffa di 4€ per il parcheggio dell'intera giornata è decisamente accettabile. Dato che è la prima uscita della stagione, e dato che lo scorso anno non abbiamo quasi visto la montagna, decidiamo di prendercela con comoda preferendo la strada gippabile al solito sentiero.  Nonostante il percorso sia leggermente più lungo, non ci concediamo nemmeno una breve sosta alla Cappella del Groppallo e in un attimo arriviamo alla Piana del Veglia. Al posto di attraversarla, svoltiamo a sinistra verso il piccolo abitato di Cianciavero, ai piedi del monte Leone.

Non abbiamo una meta precisa, ci indirizziamo verso le Marmitte dei Giganti e poi, si vedrà in base alle condizioni fisiche e al meteo. Nel pomeriggio danno qualche temporale se possiamo evitare...

Rimaniamo sempre incantati dalla bellezza delle Marmitte.  

Finalmente arrivati al lago D'Avino! Qui un cartello ci ricorda che siamo 1550m sopra al tunnel del Sempione. Ci troviamo a ridosso del monte Leone, a 2246m di altezza.

A metà giugno c'è ancora un pochino di neve

Il luogo è piuttosto solitario, abbiamo incontrato qualcuno lungo il sentire ma al lago eravamo soli. 

Foto ricordo

Ci incamminiamo ma... il tempo per qualche tentativo di verticale c'è sempre.

Decidiamo di percorrere un percorso diverso da quello dell'andata pertanto seguiamo il percorso che ci porta verso il Lago delle Streghe.

C'è qualche lingua di neve da attraversare, si scivola facilmente

Dall'alto si gode di un ottimo panorama sulla Piana del Veglia.

Anche qui... solo noi.

E ora, via veloci verso ponte Campo! Il temporale si avvicina.

Macchina raggiunta appena in tempo. 

Non abbiamo tenuto conto dei chilometri percorsi, sono circa 15 per un totale di 927 m di dislivello.

Giornata bellissima, non programmata ma organizzata all'ultimo. Panorama incantevole.