E anche questo video arriva in ritardo. Purtroppo quest'anno il tempo non è stato clemente per cui le passeggiate sono state brevi e limitate.
Che dire, non conoscevo questa valle... Sarà per i temporali che non ci hanno mai risparmiato o per la mancanza di informazioni su luoghi e possibili passeggiate, ma dovessi esprimere una preferenza, voterei per la val di Fassa.
Le foto sono state scattate nella seconda metà di agosto sulle montagne della Val Badia che circondano i comuni di Badia, Corvara, Colfosco e San Cassiano. Date le settimane ormai trascorse non ricordo i nomi dei rifugi da cui siamo transitati.
Abbiamo soggiornato a Badia, presso l'hotel San Leonardo, che assolutamente consiglio, soprattutto alle famiglie; le camere sono spaziose e il cibo ottimo. Federico vorrebbe tornare in montagna per poter riavere nuovamente la sua camera.
Domenica mattina mi sono svegliata presto per togliere la muffa dal Simo con largo anticipo; nonostante fossi già in piedi dalle 6:10, vagabondando per casa nella speranza di convincere la compagnia ad uscire, solo alle 7:45 serravo la porta. La meta ancora era incerta, durante il viaggio si è optato per il parco naturale dell'alta Valsesia. Per evitare spiacevoli inconvenienti, la partenza è stata a stomaco vuoto così la prima tappa si è svolta alla Miacceria di Alagna.
Lasciata la macchina nel parcheggio della seggiovia Wold (m.1270), iniziamo il cammino verso la chiesetta di S. Antonio presso la quale imbocchiamo il sentiero n°6.
Salendo, ci troviamo davanti le cascate dell'acqua bianca. La salita non è lunga ma per le gambette di Federico i gradini sembrano davvero alti. Lui però non si fa abbattere e prosegue.
Il primo a correre lungo i prati dell'alpe Pile è Valentino che raggiunge il rifugio F. Pastore (m.1575).
Da qui si può ammirare la parete sud del Monte Rosa. Sono già le 11:30, tardi per una passeggiata lunga, presto per il pranzo. Che si fa? Non ce lo si dice ma si azzarda qualche passo in più avvicinandosi timidamente verso il sentiero che porta all'Alpe Bors. Dapprima il percorso è pianeggiante poi anche qui, iniziano gli scalini. Incredibilmente... ce la facciamo! La soddisfazione di aver raggiunto il rifugio Crespi Calderini (m.1836) è molta.
Meritato riposo anche per me, anche solo per l'impegno che ci metto a convincere il Simo ad alzarsi ad orari decenti la domenica mattina.
E stavolta, un bel pic nic non ce lo leva nessuno. Non appena giro gli occhi, il Vale mi finisce nel torrente...mmm si scende, nonostate lui mi assicuri che è stato solo un incidente :-DDD
Ovviamente non è caduto qui dentro, sopra l'acqua è meno impetuosa.
Scendiamo passando davanti alla Casera Lunga 'Fede, ti aiuto io, dammi la mano'
E anche al ritorno, si transita dal rifugio Pastore dove ormai la folla è aumentata. La maggior parte è salita con la navetta, noi però siamo uomini duri, tutto a piedi!