Chi si nasconde dietro ai gerani?Un paio di mesi fa in ogni fioriera c'erano due piantine minuscole raccattate in offerta al Lidl. Sembravano anche un po' malconce, non ci avrei scommesso molto. In questi giorni di caldo intenso sono come esplose e a me basta guardarle per respirare freschezza.
Un fuoco d'artificio direttamente sul balcone!
In casa, fanno capolino loro, le mie preferite che nonostante spesso patiscano la sete non mi hanno ancora abbandonata.
La soddisfazione di quando da un'orchidea inizia ad alzarsi un rametto...
O di quando sul bosai sboccia uno di questi fiorellini bianchi dalla via così breve...
Altro che il caldo afoso di una domenica di luglio! Ieri in Val Formazza il vento freddo ricordava più l'autunno che l'estate. Mentre la gente tornava dal Modena Park, noi partivamo per le cime.
Partenza dal parcheggio di Riale, appena oltre le cascate del Toce, direzione rifugio Maria Luisa.
Noi e ... le marmotte, riuscite a vederla?
Zoom! Cucù...
Un'invasione di momotte!!!
Farfalline blu lungo il sentiero del ritorno
E la mia faccia del lunedì mattina, completamente rinsecchita dal vento
Domenica mattina mi sono svegliata presto per togliere la muffa dal Simo con largo anticipo; nonostante fossi già in piedi dalle 6:10, vagabondando per casa nella speranza di convincere la compagnia ad uscire, solo alle 7:45 serravo la porta. La meta ancora era incerta, durante il viaggio si è optato per il parco naturale dell'alta Valsesia. Per evitare spiacevoli inconvenienti, la partenza è stata a stomaco vuoto così la prima tappa si è svolta alla Miacceria di Alagna.
Lasciata la macchina nel parcheggio della seggiovia Wold (m.1270), iniziamo il cammino verso la chiesetta di S. Antonio presso la quale imbocchiamo il sentiero n°6.
Salendo, ci troviamo davanti le cascate dell'acqua bianca. La salita non è lunga ma per le gambette di Federico i gradini sembrano davvero alti. Lui però non si fa abbattere e prosegue.
Il primo a correre lungo i prati dell'alpe Pile è Valentino che raggiunge il rifugio F. Pastore (m.1575).
Da qui si può ammirare la parete sud del Monte Rosa. Sono già le 11:30, tardi per una passeggiata lunga, presto per il pranzo. Che si fa? Non ce lo si dice ma si azzarda qualche passo in più avvicinandosi timidamente verso il sentiero che porta all'Alpe Bors. Dapprima il percorso è pianeggiante poi anche qui, iniziano gli scalini. Incredibilmente... ce la facciamo! La soddisfazione di aver raggiunto il rifugio Crespi Calderini (m.1836) è molta.
Meritato riposo anche per me, anche solo per l'impegno che ci metto a convincere il Simo ad alzarsi ad orari decenti la domenica mattina.
E stavolta, un bel pic nic non ce lo leva nessuno. Non appena giro gli occhi, il Vale mi finisce nel torrente...mmm si scende, nonostate lui mi assicuri che è stato solo un incidente :-DDD
Ovviamente non è caduto qui dentro, sopra l'acqua è meno impetuosa.
Scendiamo passando davanti alla Casera Lunga 'Fede, ti aiuto io, dammi la mano'
E anche al ritorno, si transita dal rifugio Pastore dove ormai la folla è aumentata. La maggior parte è salita con la navetta, noi però siamo uomini duri, tutto a piedi!