Oggi prima tappa del pocker… triste.
Lo scorso anno, gli atleti dell’età di Vale e Fede erano oltre 200, quest’anno non hanno superato la trentina. Questo per la pioggia degli ultimi giorni.
Vale non avrebbe mai sperato nella vittoria invece ha dominato, seguito dal fratello.
Una riflessione.
I Cross, o Campestri, sono gare di corsa su sterrato e campi incolti, svolte in circuiti costruiti appositamente con delle bandelle che creano dei corridoi all’interno dei quali gli atleti gareggiano… per i puristi della specialità il vero cross è quello corso in condizioni meteo particolari come pioggia e neve, difatti il motto dei crossisti sono le 3 F (Freddo Fango Fatica), in poche parole "più c'è fango e più ci si diverte".
Comprendo pienamente i vari dubbi che possano sorgere però tali gare vengono svolte in massima sicurezza, soprattutto per i giovani atleti il cui circuito viene sviluppato nei pressi della partenza/arrivo e quindi non si allontanano mai più di un centinaio di metri in linea d'aria… c'è anche la possibilità per il pubblico di disporsi lungo il percorso (restando fuori dalle bandelle) e vedere ed incitare gli atleti da molto vicino, cosa che in pista non è possibile.
Nella categoria Ragazzi i cross hanno una lunghezza di 1km, quasi tutte le volte ricavati su un doppio giro da 500m.
Oltre all'ottima preparazione da parte degli organizzatori del pocker, molte società offrono un ulteriore appoggio agli atleti portando un gazebo dove potersi cambiare in tutta tranquillità e rimanere all'asciutto in caso di pioggia.
Tutto ciò che serve per non ammalarsi (alla peggio arriva un raffreddore) è un cambio asciutto (soprattutto calze e scarpe), una mantellina antipioggia e tanta voglia di divertirsi.
Il cross di Castelletto è molto carino poiché ha dei piccoli ostacoli artificiali lungo il percorso. Di sicuro quando i campi sono bagnati la fatica si fa sentire perché si sprofonda nel terreno e le caviglie vengono messe a dura prova.
Eppure è bastata un po’ di pioggia per decimare i partecipanti. ☹️
Mi è dispiaciuto per chi da mesi preparava questo evento, per gli organizzatori, gli allenatori, gli atleti che volevano misurarsi con gli avversari. Forse non si pensa a queste cose perché non si conosce il lavoro che c’è dietro a questi eventi. A me ha fatto tristezza, così come a Vale e Fede che rimangono dell’idea che tanto la doccia prima o poi te la devi fare, anche se il tempo è bello. Certo, la fatica è maggiore ma sono felice che anche in questi casi riescano a correre con la stessa spensieratezza di quando il meteo è favorevole. Spero che crescendo affrontino sempre le prove con questo stesso entusiasmo e non si pongano problemi dove non ce ne sono.
Domani mattina tocca a me. Alla luce di queste considerazioni, sento che me la sono gufata e mi vedo già scivolare rovinosamente sulla costa dei Mazzeri. 😂
Carica per il memorial Ghellere… e ancora senza scarpe. Nonostante le giornate di pioggia non ho trovato la voglia di buttare qualche ora per andarmene a prendere un paio decenti in sostituzione delle mie dalle suole lisce.
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