Perchè in bici non mi era bastato!
Non ho parole per descrivere questa gara, di sicuro posso dire che è stata la più divertente e la più pazza che abbia mai fatto!Incerta fino all’ultimo, stamattina mi sono svegliata con
tanta voglia di correre, e allora via in macchina in direzione Boleto. Temperatura
decisamente invernale ma è stato sufficiente un raggio di sole per scaldare l’aria
quel poco che bastava per potersi muovere senza percepire il freddo. Indecisa tra la
6Km e la 13Km ho preferito quest’ultima nonostante fossi spaventata dal
dislivello: 700 D+ per me sono tanti, soprattutto perché mi avevano avvisato di
come sarebbero stati distribuiti.
Gli scorci sul lago d’Orta e il nostro sbucare improvviso sul piazzale della Madonna del Sasso hanno reso il percorso unico ma quello
che mi rimarrà nel cuore saranno le discese. Buttarsi a rotta di collo in solitudine
nel bosco innevato, perdendo il controllo delle gambe e della mente è indescrivibile. Scendendo
a magnola da una duna bianchissima ho intravisto i tronchi solo all’ultimo. Mi ci sono ritrovata quasi sopra senza nemmeno rendermene
conto, miracolosamente gli ho saltati. Avrei voluto avere con me la GO PRO!
Il divertimento ha raggiunto l’apice sui lastroni ghiacciati
che ricoprivano l’unico tratto di asfalto, una sorta di attraversamento tra un
bosco e l’altro. Sul ghiaccio non c’è grip che tenga. Dopo avere preso il volo
la prima volta, scendevo sul fondoschiena…. Scivolavo via senza
nemmeno accorgermene, velocissima. Mi rialzavo, due pattinate e giù un’altra
volta sul sedere. Così per un centinaio di metri mentre una signora mi urlava
di raggiungere il bordo della strada e rimanere sulla neve fresca. Io nulla,
continuavo a cadere, a rialzarmi, a pattinare e a ricadere, in preda ad un
attacco di stupidera incontrollabile.
Nella discesa successiva, stavolta nella neve ma con pendenza considerevole, non riesco a frenare e finisco dritta dritta contro una campana appesa a una recinzione. 🔔 Il silenzio ovattato viene squarciato da rintocchi dal ritmo piuttosto discutibile. 😂😂😂
L’ultimo chilometro, una salita intervallata da qualche
saliscendi, è stato parecchio impegnativo. Iniziavo ad accusare la stanchezza e
coordinare il movimento delle gambe stava diventando complicato. In questo tratto, bellissimo il
ponticello composto da piccoli tronchetti cilindrici: il ghiaccio lo ha reso quasi
una prova acrobatica di alto livello.
Stavolta la discesa è stata il mio forte! Non ho mai superato
così tanta gente in questa fase, di solito si girano a guardarmi anche le tartarughe.
Ho apprezzato moltissimo la scarsa partecipazione, i momenti di solitudine in cui sentivo solo lo scricchiolio della neve sotto alle scarpe sono stati parecchi, una carezza alle orecchie!
Fiera di aver percorso le tracce dei primi UTLO.
Mi è spiaciuto non portare Vale e Fede, 6km sono fattibilissimi, considerando il dislivello della gara corta sarebbero arrivati a 8km. La neve però è ben altra cosa! Sarà per la prossima volta.
Non oso immaginare quanto urlerà la schiena domani, i polpacci gridano già, adesso però l’adrenalina è ancora alle stelle 🤩
La classifica? Non saprei proprio!
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