domenica, novembre 24, 2024

Madonna del Sasso trail 2024 - 13Km - 700 D+

 Perchè in bici non mi era bastato!

Non ho parole per descrivere questa gara, di sicuro posso dire che è stata la più divertente e la più pazza che abbia mai fatto!

Incerta fino all’ultimo, stamattina mi sono svegliata con tanta voglia di correre, e allora via in macchina in direzione Boleto. Temperatura decisamente invernale ma è stato sufficiente un raggio di sole per scaldare l’aria quel poco che bastava per potersi muovere senza percepire il freddo. Indecisa tra la 6Km e la 13Km ho preferito quest’ultima nonostante fossi spaventata dal dislivello: 700 D+ per me sono tanti, soprattutto perché mi avevano avvisato di come sarebbero stati distribuiti.

Tutto vero. I primi 4 km in salita, e confermo, non spiana mai, davvero mai. C’è di buono che a parte una settantina di metri, non è stato un vertikal. Tanta fatica quindi, soprattutto perché, fatta eccezione per il rettilineo iniziale e finale, tutta la gara si è svolta nella neve. Non parliamo di metri di coltre bianca ma di circa 30/40 cm che sembrano pochi ma… avete presente? Correre nella neve asciutta è molto simile a fare la stessa cosa nella sabbia, muscolarmente devastante. Nei tratti difficili si cercava di passare laddove la testa della corsa aveva già aperto la strada: piccole orme che si allargavano mano a mano che venivano calpestate. Al mio arrivo avevano ormai raggiunto un diametro considerevole, pareva che prima di me fosse transitato lo Yeti!

Gli scorci sul lago d’Orta e il nostro sbucare improvviso sul piazzale della Madonna del Sasso hanno reso il percorso unico ma quello che mi rimarrà nel cuore saranno le discese. Buttarsi a rotta di collo in solitudine nel bosco innevato, perdendo il controllo delle gambe e della mente è indescrivibile. Scendendo a magnola da una duna bianchissima ho intravisto i tronchi solo all’ultimo. Mi ci sono ritrovata quasi sopra senza nemmeno rendermene conto, miracolosamente gli ho saltati. Avrei voluto avere con me la GO PRO!

Il divertimento ha raggiunto l’apice sui lastroni ghiacciati che ricoprivano l’unico tratto di asfalto, una sorta di attraversamento tra un bosco e l’altro. Sul ghiaccio non c’è grip che tenga. Dopo avere preso il volo la prima volta, scendevo sul fondoschiena…. Scivolavo via senza nemmeno accorgermene, velocissima. Mi rialzavo, due pattinate e giù un’altra volta sul sedere. Così per un centinaio di metri mentre una signora mi urlava di raggiungere il bordo della strada e rimanere sulla neve fresca. Io nulla, continuavo a cadere, a rialzarmi, a pattinare e a ricadere, in preda ad un attacco di stupidera incontrollabile.

Nella discesa successiva, stavolta nella neve ma con pendenza considerevole, non riesco a frenare e finisco dritta dritta contro una campana appesa a una recinzione. 🔔 Il silenzio ovattato viene squarciato da rintocchi dal ritmo piuttosto discutibile. 😂😂😂

L’ultimo chilometro, una salita intervallata da qualche saliscendi, è stato parecchio impegnativo. Iniziavo ad accusare la stanchezza e coordinare il movimento delle gambe stava diventando complicato. In questo tratto,  bellissimo il ponticello composto da piccoli tronchetti cilindrici: il ghiaccio lo ha reso quasi una prova acrobatica di alto livello.

Al traguardo Alberto e Michele: “A quando il prossimo?”😅 E’ come scendere dalle montagne russe, dici che non lo rifarai mai più ma sai già che non fai in tempo a terminare la frase e ti ritrovi seduta sul carrellino che sale lungo la rotaia. 

Stavolta la discesa è stata il mio forte! Non ho mai superato così tanta gente in questa fase, di solito si girano a guardarmi anche le tartarughe.

Ho apprezzato moltissimo la scarsa partecipazione, i momenti di solitudine in cui sentivo solo lo scricchiolio della neve sotto alle scarpe sono stati parecchi, una carezza alle orecchie!

Fiera di aver percorso le tracce dei primi UTLO.

Mi è spiaciuto non portare Vale e Fede, 6km sono fattibilissimi, considerando il dislivello della gara corta sarebbero arrivati a 8km. La neve però è ben altra cosa! Sarà per la prossima volta.

Non oso immaginare quanto urlerà la schiena domani, i polpacci gridano già, adesso però l’adrenalina è ancora alle stelle 🤩

La classifica? Non saprei proprio! 





Nessun commento: