Scrivo quando voglio

A differenza dello scorso anno, questa primavera ci sta regalando un sacco di ciliegie. Arrampicata sulla scaletta, una va nel sacchetto, una al Vale e tre nella mia pancia. Con la bocca stracolma guardo in alto alla ricerca di nuovi frutti, ma il buio ormai rende difficile distinguere quelle mature da quelle acerbe. Manco un gradino e nel tentativo di non cadere per poco non soffoco. Chissà quanti noccioli mi sono già ingoiata in tutti questi anni!

Le ciliegie…..Belle colorate,  lucide, lisce, croccanti, dolci… non ci si stancherebbe mai di mangiarle! A volte però è concesso ‘sprecarne’ qualcuna per un dolce, no? E cosa c’è di più estivo di una bella crostata?

  Questo è un ottimo motivo per festeggiare i compleanni a maggio! Auguri Daddy!!!!!!!!!!!

In risposta ad un risotto di montagna ecco una pasta di mare! E anche da amare... :-)

Non posto la ricetta che potete trovare cliccando il link. Io mi sono fermata prima del passaggio in forno, il tempo è sempre poco! Non avevo nemmeno i calamari normali perchè al super ho trovato solo i quelli giganti. Me li sono fatta andare bene lo stesso, al bando l’aspetto estetico!

Pronti… partenza…

E via che si parte con la preparazione del sugo!

Ci siamo quasi….

Saltiamo la pasta ‘calamarata’  in padella insieme al sugo e spadelliamo! 

Porzione del Simo…E piatto ormai azzannato dal Vale che ovviamente ha già mangiato senza aspettare che la mamma faccia le foto. Dato che è impossibile dare al Vale un menù diverso dal nostro, con il peperoncino si sta leggeri...

Secondo me il piatto riempie, quindi poi è sufficiente una bella insalatona e… possiamo rinunciare al dolce? No dai, una tortina veloce ci sta tutta!

Oggi me ne vado alla fiera a Bellinzago con papà, mamma e Tiko.

Mi hanno detto che ci sarà una mega risottata, da record! Ecco la padella, è più grande di me!

Ciao Daria, ci sei anche tu! Siamo noi l’attrazione della fiera, ci guardano tutti!

Ti p0rto a vedere la vespa…

Guarda, quella rossa sembra quella di mio papà!!! Quasi quasi me ne prendo una anch’io… con le rotelle come questa!

Traendo spunto da un post della Sere, eccomi a commentare i tristissimi giardinetti di Bellinzago.

Per me, il parchetto per antonomasia è quello collocato tra le scuole elementari e le medie. Il motivo è semplice: si trova ‘in centro paese, è il più grande e, complice la posizione quello più frequentato. Forse è addirittura quello messo meglio. Da dove iniziare con le critiche? Mi riesce meglio elencarle per punti:

1. Ogni tanto sparisce qualche gioco e non viene più rimpiazzato. La scusa adottata è: ‘costa di più riparare che sostituire’ e allora perchè le altalene sono state del tutto eliminate? Ecco cosa rimane dell’area a loro dedicata.

Lo stesso vale per un vecchio scivolo che la scorsa estate è stato ritenuto pericolante. Dopo essere stato isolato tramite nastro bianco e rosso, nei mesi successivi ci ha tristemente lasciati. Rimangono quindi ben pochi giochi le cui condizioni sono a volte precarie. Ogni elemento è caratterizzato da scritte tutt’altro che decorative,

2. L’area è totalmente incustodita, nonchè priva di recinzione. Il buon mantenimento della pulizia del parco è lasciato all’educazione degli utenti, e qui si apre un libro.

3. Conseguenza del punto 2. Prima di sguinzagliare i mostri è bene verificare che in giro non vi siano vetri di bottiglia e simili piuttosto che i segni di passaggio di qualche cane; anche quest’argomento meriterebbe un volume a parte.

4. Sui giochi è riportata la fascia d’età per il loro utilizzo ma nessuno sembra farci caso.

5. L’utilizzo dello scivolo non è chiaro a tutti: la conseguenza è che spesso i più piccoli rischiano di essere travolti. Non parliamo del fatto che sabato scorso un bambino sugli 8 anni dominava il parco dal tetto dello scivolo. Ma i genitori dove sono in questi casi?Salvo l’area verde vicino alla fontana, almeno quella è curata.

Io ho il giardino ma a volte penso sia bene portare il Vale al parco per permettergli di giocare con bambini che non conosce. 10 minuti di permanenza e ho già voglia di tornare a casa. Per fortuna ogni tanto c’è qualche genitore che porta un pallone e raduna i bambini. Preferisco decisamente portare il Vale a Oleggio: il parco Beldì è decisamente di un altro livello. In mancanza di qualcosa di meglio… ce ne torniamo a casa in bicicletta.

Per Pasquetta ho deciso di preparare la mia prima crostata. Già, non ci avevo mai pensato, poi settimana scorsa mi è venuto in mente che non avevo mai provato a cucinare questo dolce. Ecco la foto, ci sono ampi spazi di miglioramento per quanto riguarda l’aspetto estetico, sono invece abbastanza soddisfatta del gusto.

Sollevando il coperchio del portatorta si sprigionava un buon profumino! Ritenterò a breve!

Ma come, non era chiaro? Era un cavallo, o meglio un caaallo! Eccone uno che bruca l’erba alla Boglia. Ormai il centro ippico è diventata tappa fissa settimanale!

Che bestia è quella disegnata stamattina dal Vale?

:-) Che artista!