A volte ritornano. Stessa gita di 8 anni fa.
Per non tornare nei soliti posti, già visti e rivisti, abbiamo deciso di rifare questa gita. Cheggio rimane sempre un bel paesino che termina con l'immensa diga che delimita il Lago Cavalli. Qui lasciamo la macchina e dopo una bella colazione ci incamminiamo.
Costeggiamo il lago Cavalli, dal colore particolare.
E seguiamo il sentiero per il rifugio Andolla.
Un po'di salita
La meta sembra non arrivare mai, sebbene sia sempre visibile a partire da quando ci si lascia alle spalle il lago.
Finalmente dopo un paio d'ore di cammino la fatica viene ripagata.
Il rifugio non è dei più affollati. In questa domenica di agosto solo noi e una ventina di altre persone hanno fatto tappa qui.
Ma le nuvole arrivano, zaino in spalla e si riparte.
Segnaletica dal rifugio.
La facciata del rifugio, situato a 2.061 metri di altezza.
Piccoli fotografi
Momenti della discesa.
E momenti di pausa.
Quest'anno siamo stati davvero poco in montagna ma Vale e Fede non si sono fatti intimidire.
Aquam Oleggio, piscina Badò ottima sia in estate che in inverno. Oggi decisamente tranquilla. È stato per questo possibile utilizzare la vasca polifunzionale dotata di acqua calda e salata.
A furia di sentire un collega ripetere la parola "marmellata" riferendosi a dei contenitori che aveva sulla scrivania, mi è venuta voglia di confetture, anche perché io alla merenda a sorpresa ci avevo creduto davvero. Poco male, è stata l'occasione per provare a farla. Il procedimento è molto semplice, la parte noiosa arriva quando devi sterilizzare i vasetti. Essendo una novizia di queste procedure, ho seguito pedissequamente ogni consiglio, avendo cura di attendere che i contenitori asciugassero.
Appena ho messo la frutta sul fuoco, si è sprigionato un odore particolare che mi ha portato alla memoria una marea di ricordi. Quel profumo tanto detestato era stato rimosso dalla mia mente ma in un attimo ho ripensato a mia nonna che in estate preparava la marmellata 'par mia zarté' la frutta al limite della maturazione. Il tutto padrona del procedimento, rigorosamente in quantità industriali e con tempi biblici. Io, tablet alla mano, non sono così sgamata ma quando mi sono ustionata la lingua nel tentativo di un assaggio, ho capito si essere sulla strada giusta; anche questo faceva parte della vera ricetta. Riassumo in un paio di immagini tutti i passaggi.
Dato che la confettura di prugne è stata un successo, stasera si passa alle pesche. Ripensandoci l'odore non è poi così malaccio...