Partenza qui, dalla diga in fondo al Bacino dei Cavalli
Siamo a Cheggio, l’ultimo paesino della valle Antrona
Si costeggia il lago
Il sentiero è tranquillo, un saliscendi non troppo faticoso
Ombreggiato al punto giusto…
E interrotto da qualche residua lingua di neve
Attraversiamo il ponticello
E ci allontaniamo dal Bacino dei Cavalli
Seguendo il corso del torrente
Il sentiero inizia a salire
Sempre costeggiato dai rododendri
In lontananza si scorge la meta
che si avvicina sempre più (anche se in realtà sono ormai stufa di sentirmi dire ‘tra 15 minuti siamo arrivati’…)
Quasi quasi adesso ci credo…
Eccomi arrivata! Mi trovo sulla terrazza davanti al rifugio Andolla
Il cagnolino non poteva mancare nemmeno qui
Riposo dopo pranzo….
Doppio riposo!
Dato che iniziano ad arrivare dei nuvoloni scuri, scendiamo a valle…
Foto ricordo…
E di nuovo il ponte. Pronti per la prossima camminata.
Il percorso di oggi.
A grande richiesta, pubblico la ricetta del rotolo al cioccolato e panna.
Ingredienti:
Separare i tuorli dagli albumi. In una ciotola mescolare bene i tuorli con lo zucchero. Aggiungere il cacao e quindi gli albumi montati a neve. Stendere il composto sulla piastra del forno coperta con apposita carta. Infornare nella parte alta del forno e cuocere a 180°C per 15 minuti (non lasciatelo seccare, altrimenti non lo arrotolate più). Sfornare. Quando è ancora caldo, staccarlo dalla carta da forno. Montare la panna. Stendere la panna montata sulla superficie al cacao. Arrotolare il tutto. Conservare in frigo. Tagliare a rondelle per servirlo.
Alla panna montata ho aggiunto le fragole. Ho pensato di riutilizzare sia la panna che le fragole per la decorazione.
E’ un dolce che profuma di estate!
Micia
Un altro modo per impiegare le fragole del mio giardino, questo è il dolce per stasera. Velocissimo da preparare, speriamo sia anche buono! oltre al classico ripieno di panna, ho aggiunto delle fragole tagliate a pezzetti che ho utilizzato anche come decorazione.
Slurp!!!
diamo un’occhiata all’interno dopo l’assaggio…. mmmmmm
Quasi mai direi… questo merita, ci ho pensato e ripensato. Mi ha colpito più del ‘sesto senso’; già perchè forse dal titolo mi immaginavo tutta un’altra storia. A proposito del titolo:
Non lasciarmi (Never let me go)
La scienza ha fatto passi da gigante: in questa realtà parallela, l’aspettativa media di vita si è allungata di cent’anni. Ma la morale, il buon senso, si sono allungati e assottigliati anch’essi come un elastico?
Non lasciarmi parla di vita e di morte, di brevi, intense vite dedicate alla morte… ma chi ha detto che per guardarsi indietro senza rimpianti bisogna vivere 100 anni?
Non voglio svelare niente di più!
Decisamente il mio genere