lunedì, gennaio 13, 2025

Mio padre è nato per i piedi

 Il libro di questo fine settimana, ‘Mio padre è nato per i piedi’.

Sembra di vedere Giulia che a tre anni, con il triciclo, percorre avanti e indietro i portici di Concordia sul Secchia mentre nella sua infanzia fanno capolino i genitori, i nonni, zii, cugini, vicini, compaesani che con le loro stranezze riempiono l’opprimente solitudine che accompagna la vita della bambina.

Ci si affaccia in un mondo che non c’è più caratterizzato da case con l’orto e il pollaio, passatempi desueti e botteghe di paese dove ai racconti si mischiano credenze e superstizioni. Potrebbe essere la storia di una qualsiasi famiglia italiana degli anni ‘70, quando nei paesini si respirava fiducia e solidarietà e i bambini erano un po’ di tutti.

Tono apparentemente allegro anche si percepisce sempre una certa malinconia di fondo e un’incolmabile nostalgia.

Nonostante la semplicità, il libro non è per niente superficiale. Avrei voluto mi tenesse compagnia per più tempo, purtroppo però sono state sufficienti due sere per terminarlo.


😂😂😂
Non è proprio così…


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