Rima - Alpe Valle'
Ferragosto al rifugio Valle', sopra Rima San Giuseppe, Val Sermenza.
Percorso corto ma impegnativo, soprattutto per la discesa.
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sabato, agosto 15, 2020
mercoledì, agosto 12, 2020
Video vacanze Campitello di Fassa
Una collezione di cieli azzurri da ammirare nei giorni di pioggia.
Sembra impossibile ma un posto così esiste.
Siamo stati anche molto fortunati dal punto di vista meteo: una settimana di susseguirsi di belle giornate intervallate dai temporali che alla sera rinfrescavano l'aria.
L'hotel Alaska di Campitello, presso il quale abbiamo soggiornato... assolutamente perfetto sotto vari aspett: posizione strategica, cucina ottima e pulizia impeccabile sia delle camere che degli spazi comuni, senza contare la disponibilità del personale. Solo per dirne una, nel giorno in cui Vale si è provocato la distorsione alla caviglia, ci hanno offerto la possibilità di usufruire della piscina anche in orari in cui sarebbe stata chiusa.
venerdì, agosto 07, 2020
Punti in sospeso
Ci sono delle tappe che purtroppo non siamo riusciti a toccare. Ecco alcuni punti che non vorrei perdermi durante la prossima vacanza:
1. Lago Antermoia
2. Rifugio Tires e Denti di Terrarossa
3. Rifugio Roda di Vael
4. Rifugio Re Alberto
5. Serrai di Sottoguda (sempre se Vale e Fede saranno ancora in età adatta)
Sebbene le nostre passeggiate non abbiano toccato il Sas Pordoi, questa parte non mi manca. Ci siamo stati davvero troppe volte. Sicuramente in futuro mi tornerà la voglia di tornarci (è davvero particolare) al momento però preferisco dirottare su posti un po' meno frequentati.
Stesso discorso per la Marmolada sulla quale sono stata solo un paio di volte senza che me rimanessi particolarmente colpita.
È stata proprio una bella vacanza, la val di Fassa è assolutamente da vedere.
mercoledì, agosto 05, 2020
Val di Fassa day 6
Pecol / Col dei Rossi / Viel dal Pan / Lago Fedaia / Rifugio Castiglioni
Escursione del 01/08.
Percorso adatto a tutti, via panoramica e stra gettonata. Parte del'itinerario (diciamo fino al rifugio Viel dal Pan) si può percorrere addirittura spingendo un passeggino. Anche qui, per evitare la folla, abbiamo ripiegato sulle creste, mai una cosa tranquilla....
Non amo molto questa passeggiata, eravamo però un po' stanchini e con l'abbonamento agli impianti ormai scaduto. Se non ci siete mai stati però ne vale la pena: si gode di un'ottima vista sul ghiacciaio della Marmolada nonchè sul gruppo del Sella con il Sas Pordoi che la fa da padrone.
Noi siamo saliti a piedi da Pecol, nulla vieta però di servirsi degli impianti che da Canazei portano direttamente al Col dei Rossi. Da qui si imbocca la Viel dal Pan che porta al lago Fedaia e al relativo passo. Se da qui volete tornare in paese in autobus, ricordatevi di verificarne gli orari: diversamente da altre zone, il passo non è troppo servito.
Foto scattata a Sas da Ciapel
Val di Fassa day 5
Rifugio Paolina / Rifugio Costalunga / Passo delle Coronelle / Giro delle Cigolade / Pra Martin
Escursione del 31/07
Uno dei giri più corti eppure per noi, emotivamente il più impegnativo. In rosso il tragitto effettuato, in giallo quello che avremmo voluto fare. Ci siamo serviti della lunga seggiovia che parte da Paolina, vicino a Carezza, più famosa per il lago. Una volta in quota, abbiamo attraversato diverse frane per raggiungere il passo Costalunga a cui siamo arrivati dopo un paio d'ore, contro i 40' previsti. Il sentiero dal Costalunga al passo delle Coronelle è attrezzato, una sorta di mini ferratina sulla quale Vale e Fede si sono divertiti parecchio. Qui eravamo praticamente gli unici italiani.
Il panorama dal passo delle Coronelle è super, da vedere assolutamente: da qui ci si affaccia sulla valle del Vajolet e si ha di fronte il gruppo del Catinaccio.
Purtroppo il passo delle Cigolade era chiuso, motivo per cui siamo stati costretti a ripiegare sul giro delle Cigolade: purtroppo questo sentiero è per esperti e ci siamo ritrovati a dover attraversare una decina di frane che interrompevano il percorso costringendoci a cercare vie non troppo pericolose per poterle oltrepassare. Non lo rifarei, piuttosto scenderei ancora al Gardeccia dopo le Coronelle. Mi dispiace non essere passata dal Rifugio Roda di Vael e dal monumento a Christomannos, eravamo troppo provati (mi sono sentita parecchio incosciente). Metto in lista questi due riferimenti per la prossima volta.
Foto scattata al passo delle Coronelle
Val di Fassa day 4
Alba di Canazei / Forcia Neigra / Rifugio Passo San Nicolò / Malga Contrin / Rifugio Contrin / Alba di Canazei 
Escursione del 30/07. Un percorso un po' alternativo per raggiungere una delle mete più classiche della Val di Fassa. Il modo più comune per raggiungere il Rifugio Passo San Nicolò è quello di usufruire degli impianti che da Alba di Canazei portano al Ciampac e da qui, attraverso le creste, dirigersi alla meta per poi tornare in paese dalla valle del Contrin. E' sicuramente un percorso molto panoramico ma anche piuttosto frequentato. Abbiamo così pensato di salire a piedi, lasciando dopo una mezz'oretta la carreggiata che porta al Contrin, superare il bosco e raggiungere Forcia Neigra. Una volta scesi dalla forcella, ci si immette nella via classica che abbandonando le creste raggiunge il rifugio.
Foto scattata nei pressi del Rifugio Passo San Nicolò
martedì, agosto 04, 2020
Val di Fassa day 3
Pera / Pra Martin / Rifugio Catinaccio / Rifugio Gardeccia / Rifugio Vajolet / Rifugio Passo Principe. Ritorno con deviazione poco dopo il Rifugio Gardeccia.
Siamo saliti con gli impianti fino a Pra Martin, poi abbiamo proseguito a piedi.
Per fortuna Vale si è ripreso e con l'aiuto di una cavigliera è riuscito ad arrivare fino al Passo Principe.
Da qui il panorama è stupendo. E' stata l'unica gita con andata e ritorno quasi interamente sullo stesso percorso.
Foto scattata al rifugio Passo Principe, per me uno dei più spettacolari della zona.
Val di Fassa day 1
Col Rodella / Rifugio Pertini / Rifugio Sasso Piatto / Passo Duron / Val Duron / Rifugio Micheluzzi / Campitello di Fassa.
Ecco la nostra passeggiata del 27/7. Abbiamo raggiunto il Col Rodella con gli impianti (funivia da Campitello) per poi costeggiare il gruppo del Sassolungo fino al rifugio Sasso Piatto. Da lì, tutta in discesa fino a Campitello, direttamente in hotel.
In nero il tragitto percorso. Purtroppo nell'ultima discesa, piuttosto ripida, Valentino si è slogato una caviglia. Il giorno dopo è stato quindi dedicato al riposo per permettergli di recuperare.
Foto scattata in Val Duron.
giovedì, luglio 23, 2020
Pizzo Tracciora
Ricordi di una bella domenica (12/07/2020) al Pizzo Tracciora.
Si parte da Rossa, un paesino della Valsesia sulla strada per Carcoforo.
Si parte da Rossa, un paesino della Valsesia sulla strada per Carcoforo.
Le indicazioni sono chiare, il sentiero è ben tracciato.
Salendo non può mancare un giretto su questa favolosa altalena
Eccoli i tre esploratori!
Per la discesa, si opta per il bivio che tramite un meraviglioso a faggeto, ci riporta a Rossa passando per la frazione Rainero.
E sulla strada di casa, merenda alla Foresteria!
L'avete proprio meritata, 1100m di dislivello come ridere!
sabato, giugno 27, 2020
Macugnaga 20/06/2020
Per Vale e Fede è stata la prima volta, noi dopo una decina d'anni siamo ritornati al rifugio Zamboni Zappa. Dopo una bella colazione a Staffa, abbiamo lasciato la macchina al parcheggio di Pecetto dove, al posto di servirci della comoda seggiovia che porta al Belvedere, abbiamo raggiunto la stessa meta tramite il sentiero che risale lungo le piste da sci.
Per essere sabato, di gente ce n'era parecchia, sia all'arrivo della seggiovia che nei prati appena dietro al rifugio. Sicuramente questa è la meta più famosa della valle, accessibile a tutti. Da Pecetto, Vale e Fede hanno raggiunto lo Zamboni in meno di due ore.
Il paesaggio è molto diverso da come lo ricordavo, il ghiacciaio si è notevolmente ritirato e sul sentiero non succede più di trovarsi improvvisamente davanti ad un crepaccio. Io tratto lungo le creste è stato chiuso da qualche anno, di conseguenza la passeggiata perde parte del suo spettacolo. Il panorama che però ci accompagna dal Belvedere allo Zamboni è sempre meraviglioso, con la maestosità del Monte Rosa che domina la vallata.
Da rifare in settimana o in periodi meno affollati.
Per essere sabato, di gente ce n'era parecchia, sia all'arrivo della seggiovia che nei prati appena dietro al rifugio. Sicuramente questa è la meta più famosa della valle, accessibile a tutti. Da Pecetto, Vale e Fede hanno raggiunto lo Zamboni in meno di due ore.
Il paesaggio è molto diverso da come lo ricordavo, il ghiacciaio si è notevolmente ritirato e sul sentiero non succede più di trovarsi improvvisamente davanti ad un crepaccio. Io tratto lungo le creste è stato chiuso da qualche anno, di conseguenza la passeggiata perde parte del suo spettacolo. Il panorama che però ci accompagna dal Belvedere allo Zamboni è sempre meraviglioso, con la maestosità del Monte Rosa che domina la vallata.
Da rifare in settimana o in periodi meno affollati.
lunedì, giugno 01, 2020
Alpe Larecchio
Stamattina, partenza da Ca di Janzo, piccola frazione di Riva Valdobbia, per arrivare all'Alpe Larecchio.
Prima uscita in montagna post lockdown, percorso breve che però ci ha stancato parecchio.
Prima uscita in montagna post lockdown, percorso breve che però ci ha stancato parecchio.
domenica, ottobre 27, 2019
Val Vigezzo. Santa Maria Maggiore e Malesco
Una domenica autunnale in questa valle per me sconosciuta.
Pensieri positivi e serenità .
Pensieri positivi e serenità .
domenica, agosto 25, 2019
25-08-2019 Rifugio Andolla
A volte ritornano. Stessa gita di 8 anni fa.
Per non tornare nei soliti posti, già visti e rivisti, abbiamo deciso di rifare questa gita. Cheggio rimane sempre un bel paesino che termina con l'immensa diga che delimita il Lago Cavalli. Qui lasciamo la macchina e dopo una bella colazione ci incamminiamo.
Per non tornare nei soliti posti, già visti e rivisti, abbiamo deciso di rifare questa gita. Cheggio rimane sempre un bel paesino che termina con l'immensa diga che delimita il Lago Cavalli. Qui lasciamo la macchina e dopo una bella colazione ci incamminiamo.
Costeggiamo il lago Cavalli, dal colore particolare.
E seguiamo il sentiero per il rifugio Andolla.
Un po'di salita
Un po'di salita
La meta sembra non arrivare mai, sebbene sia sempre visibile a partire da quando ci si lascia alle spalle il lago.
Finalmente dopo un paio d'ore di cammino la fatica viene ripagata.
Il rifugio non è dei più affollati. In questa domenica di agosto solo noi e una ventina di altre persone hanno fatto tappa qui.
Ma le nuvole arrivano, zaino in spalla e si riparte.
Segnaletica dal rifugio.
La facciata del rifugio, situato a 2.061 metri di altezza.
Piccoli fotografi
Momenti della discesa.
E momenti di pausa.
Quest'anno siamo stati davvero poco in montagna ma Vale e Fede non si sono fatti intimidire.
