giovedì, dicembre 10, 2009

Oleggio Castello 09/10/2009

7:52 AM 2

san martino oleggio castello

Data le bella giornata di oggi, non potevo rimanere in ufficio durante la pausa. Sono partita da Paruzzaro e a piedi sono arrivata alla chiesetta di San Martino che, dall’ alto di una collina, domina la zona attorno a Oleggio Castello. Appena si svolta la curva, proseguendo lungo la strada in salita, si giunge in questa località. P1010860

Il campanile della chiesa che si impone sull’azzurro del cielo… cliccando sulla foto è possibile vedere meglio la meridiana appena sotto l’orologio.

monte rosa

In lontananza ecco il massiccio del Monte Rosa. Le altre montagne sono coperte dalle colline, si vedono meglio lungo la statale per Arona.

P1010861

Proprio dietro alla chiesetta ecco il lago Maggiore! Scendendo dalla collina si giunge infatti ad Arona. Sembra impossibile che nel giro di poche centinaia di metri dalla strada ci sia un posto così tranquillo e silenzioso. Dovrò venirci più spesso :-)

giovedì, dicembre 03, 2009

Cent'anni di solitudine - Gabriel Garcìa Màrquez

2:20 PM 0
Dopo averlo abbandonato due volte per essermi persa tra le generazioni dei vari Aureliano e Josè Arcadio, ho ripreso la lettura aiutandomi con lo schema dell' albero genealogico della famiglia Buendìa.
Sarà per l’alone magico che circonda il villaggio di Macondo, o per la malattia del sonno, le farfalle gialle, le carovane degli zingari, la scoperta del ghiaccio, le lotte tra i galli, le predizioni di Aureliano, le pergamene, i pesciolini d’oro, una famiglia che per generazioni teme la nascita di figli con la coda di porco, la pioggia interminabile… ma io ho trovato questo libro fantastico. Un passato nel quale si rimane sempre invischiati, il susseguirsi delle stagioni rende Macondo un luogo senza tempo e senza confini, dove tutto è ciclico e si ripete. Strana la sensazione di solitudine in mezzo alla quantità di personaggi; i protagonisti sono visti come tante solitudini, le quali si incrociano per essere un po' meno sole. Sicuramente un romanzo diverso rispetto ai tanti oggi in commercio. Un libro immenso, un Nobel meritatissimo.
" ...non aveva mai potuto capire il significato di una contesa tra due avversari che erano d'accordo sui principi."
“In quella notte interminabile,mentre il colonnello Gerineldo Màrquez evocava i suoi pomeriggi morti nella stanza da lavoro di Amaranta,il colonnello Aureliano Buendìa grattò per parecchie ore, cercando di romperla, la dura crosta della sua solitudine. I suoi unici attimi di felicità, dal pomeriggio remoto in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio, erano trascorsi nel laboratorio di oreficeria, dove passava il tempo montando pesciolini d'oro. Aveva dovuto promuovere trentadue guerre,e aveva dovuto violare tutti i suoi patti con la morte e rivoltarsi come un maiale nel letamaio della gloria, per scoprire con quasi quarant'anni di ritardo i privilegi della semplicità.”
"[...] il colonnello Aureliano Buendìa comprese a malapena che il segreto di una buona vecchiaia non è altro che un patto onesto con la solitudine. "
"Amaranta pensava a Rebeca, perchè la solitudine le aveva selezionato i ricordi, e aveva incenerito gli intorpidenti mucchi di mondezza nostalgica che la vita aveva accumulato nel suo cuore, e aveva purificato, magnificato e eternizzato gli altri, i più amari. "

domenica, novembre 22, 2009

Torta nonna del Simo

9:17 PM 10

P1010822_  Torta panna e cioccolato per il compleanno della nonna del Simo. Impasto al cacao, farcitura e decorazione con panna montata. Ho aggiunto anche qualche fiorellino per dare un po’ di colore. Le decorazioni non sono il mio forte, solo per la scritta credo di aver battuto il record nazionale di apnea. Il dolce però non era male, non è avanzata nemmeno una fettina.

Comm_arancio

lunedì, novembre 16, 2009

All Black vs Italia

9:11 PM 2

PB140263

Milano – Stadio San Siro 14 novembre 2009PB140269

La Nuova Zelanda vince per 20 – 6 contro la nazionale italiana

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Io purtroppo non c’ero

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Ecco le due squadre schierate prima di iniziare

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Stadio che a differenza degli altri fine settimana non ospita le squadre del campionato di calcio

martedì, novembre 10, 2009

venerdì, novembre 06, 2009

Carlos Ruiz Zafón: L’ombra del vento

12:56 PM 4
I best sellers non fanno per me. Sarà che non l’ho trovato così coinvolgente come tanti me l’avevano descritto, sarà che con i suoi colpi di scena dà l’impressione di essere stato costruito a tavolino, sarà perché le coincidenze sembrano a dir poco esagerate, ma a me ‘L’ombra del vento’ non ha convinto. Lo classificherei come un noir con colpi di scena, scorrevole solo a tratti , carente di ritmo in molti punti e infine, troppo melenso. L’ultima parte si legge tutta d’un fiato per capire l’intrigo, per il resto… da restarci impantanati. Mi scuso con i fan di Zafón ma io tutto questo coinvolgimento non l’ho trovato. Direi che sono arrivata eroicamente alla fine :-).
Aspetti positivi: belle le atmosfere gotiche di questa Barcellona e la caratterizzazione complessa dei personaggi, soprattutto Fermin, acuto, spregiudicato, a mio parere il vero protagonista del romanzo. Un bel modo di scrivere, descrivere e creare le atmosfere con però il difetto di cadere nella banalità. Lo consiglierei? Naaaa