Filmato Giochi Wii
Come promesso, ecco il filmato dei partitoni alla Wii
Mario Kart nella prima parte, e a seguire il tennis
Com’è andare in crociera
4 settimane fa
martedì, gennaio 26, 2010
lunedì, gennaio 25, 2010
giovedì, gennaio 07, 2010
Vacanze di Natale
Come si trascorrono le vacanze di Natale?
Giocando alla Wii naturalmente!!!
La Elena in tenuta da gara (il pigiama) rimane la regina indiscussa di Mario Kart mentre nel tennis lascia grandi speranze agli avversari
Una in maniche corte e l’altra col giubbotto… faceva freddo o caldo???
domenica, gennaio 03, 2010
Stranezze
Eccoci entrati nel 2010! Si chiude un anno ricco di cambiamenti e novità… Non potevo però evitare di raccontare sul blog l’ultima esperienza lavorativa dell’anno, la più strana direi…
Tra Natale e capodanno, ho scelto di venire al lavoro nonostante la chiusura aziendale, un po’ perché avevo qualche attività da ultimare, e un po’ perché non avevo abbastanza ferie per coprire i giorni di fermo.
Il 28 dicembre ho iniziato la mattinata facendo l’inventario, non delle penne che ci sono nel portamatite della mia scrivania, bensì del materiale presente nei reparti produttivi. Dopo nemmeno mezz’ora ero già arcistufa, senza contare che l’azienda senza personale era una vera desolazione. Come spesso ho visto accadere in questi pochi mesi, in poco tempo le carte in tavola sono cambiate… Un importante cliente ha richiesto diverse scatole di prodotto entro il giorno successivo, così, l’inventario è passato in secondo piano e mi sono ritrovata ad assiemare i pezzi. Il mio compito consisteva nell’inserire una molla e applicare il biadesivo. E così è stato anche per il giorno successivo durante il quale mi sono però limitata al biadesivo perché la molla era ormai diventata la prerogativa di un altro mio collega impiegato, richiamato a malincuore dalle ferie. Alle 14:00 fortunatamente è finito il materiale che avevamo a disposizione, quindi abbiamo smesso. Due giorni da operaia sono stati duri, molto di più rispetto a fare la cameriera, però mi ha fatto piacere provare sulla mia pelle un’esperienza così… ogni tanto mi era capitato di vedere qualche stagista che si cimentava nell’assiemare i pezzi, ma non pensavo fosse tanto snervante. Credo che servirebbe a tante persone, anche solo per capire cosa si prova a svolgere un’attività così ripetitiva e come è carino quando qualcuno passa per un saluto o una carezzina sulla schiena ;-) (dolorosissimo alla sera, schiena e spalle a pezzi!)
Mi spiace solo che non vedrò più il Roby assiemare i pezzi, ma direi proprio che si merita un lavoro migliore… (grazie ancora per il passaggio!!!) IN BOCCA AL LUPO!!!
Nei giorni successivi mi sono ripresa dalla faticaccia con:
- una sciata all’alpe Mera
- una cenetta dalla Vale
- una nuotata con l’Ila (la prima di quest’anno)
- una marea di cioccolatini
Con questo, auguro a tutti un buon 2010!!!!!!!
mercoledì, dicembre 23, 2009
Nevicata 21/22 dicembre 2009
Ultimo tratto della strada che porta al lavoro, foto scattate tra Comignago e Oleggio Castello
Cartoline…
Freddo, ghiaccio, neve
Un bianco Natale insomma
Al passaggio a livello
Il garage ghiacciato, per forza al mattino si fatica ad aprirlo!!!
giovedì, dicembre 10, 2009
Oleggio Castello 09/10/2009
Data le bella giornata di oggi, non potevo rimanere in ufficio durante la pausa. Sono partita da Paruzzaro e a piedi sono arrivata alla chiesetta di San Martino che, dall’ alto di una collina, domina la zona attorno a Oleggio Castello. Appena si svolta la curva, proseguendo lungo la strada in salita, si giunge in questa località.
Il campanile della chiesa che si impone sull’azzurro del cielo… cliccando sulla foto è possibile vedere meglio la meridiana appena sotto l’orologio.
In lontananza ecco il massiccio del Monte Rosa. Le altre montagne sono coperte dalle colline, si vedono meglio lungo la statale per Arona.
Proprio dietro alla chiesetta ecco il lago Maggiore! Scendendo dalla collina si giunge infatti ad Arona. Sembra impossibile che nel giro di poche centinaia di metri dalla strada ci sia un posto così tranquillo e silenzioso. Dovrò venirci più spesso :-)
giovedì, dicembre 03, 2009
Cent'anni di solitudine - Gabriel Garcìa Màrquez
Dopo averlo abbandonato due volte per essermi persa tra le generazioni dei vari Aureliano e Josè Arcadio, ho ripreso la lettura aiutandomi con lo schema dell' albero genealogico della famiglia Buendìa. Sarà per l’alone magico che circonda il villaggio di Macondo, o per la malattia del sonno, le farfalle gialle, le carovane degli zingari, la scoperta del ghiaccio, le lotte tra i galli, le predizioni di Aureliano, le pergamene, i pesciolini d’oro, una famiglia che per generazioni teme la nascita di figli con la coda di porco, la pioggia interminabile… ma io ho trovato questo libro fantastico. Un passato nel quale si rimane sempre invischiati, il susseguirsi delle stagioni rende Macondo un luogo senza tempo e senza confini, dove tutto è ciclico e si ripete. Strana la sensazione di solitudine in mezzo alla quantità di personaggi; i protagonisti sono visti come tante solitudini, le quali si incrociano per essere un po' meno sole. Sicuramente un romanzo diverso rispetto ai tanti oggi in commercio. Un libro immenso, un Nobel meritatissimo.
" ...non aveva mai potuto capire il significato di una contesa tra due avversari che erano d'accordo sui principi."
“In quella notte interminabile,mentre il colonnello Gerineldo Màrquez evocava i suoi pomeriggi morti nella stanza da lavoro di Amaranta,il colonnello Aureliano Buendìa grattò per parecchie ore, cercando di romperla, la dura crosta della sua solitudine. I suoi unici attimi di felicità, dal pomeriggio remoto in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio, erano trascorsi nel laboratorio di oreficeria, dove passava il tempo montando pesciolini d'oro. Aveva dovuto promuovere trentadue guerre,e aveva dovuto violare tutti i suoi patti con la morte e rivoltarsi come un maiale nel letamaio della gloria, per scoprire con quasi quarant'anni di ritardo i privilegi della semplicità.”
"[...] il colonnello Aureliano Buendìa comprese a malapena che il segreto di una buona vecchiaia non è altro che un patto onesto con la solitudine. "
"Amaranta pensava a Rebeca, perchè la solitudine le aveva selezionato i ricordi, e aveva incenerito gli intorpidenti mucchi di mondezza nostalgica che la vita aveva accumulato nel suo cuore, e aveva purificato, magnificato e eternizzato gli altri, i più amari. "
