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domenica, settembre 27, 2015

Gamba d’oro 2015 - Cameri

10:53 PM 4

E’ passato qualche mese dalla mia ultima gara. Corro poco e corro male ma ieri sera ho deciso che stamattina sarei stata anch’io tra i partenti.

Villa Picchetta, sede del parco del Ticino, oggi ospita la tappa domenicale della gamba d’oro. Arrivo con buon anticipo, un mezz’oretta sufficiente per iscrivermi e passeggiare tra cortili e fontane. Al via non sono molti i concorrenti, ultimamente le gare sono davvero tante, così, non c’è più quella ressa che distingueva questo circuito. Ovviamente parto dietro, ovviamente senza essermi scaldata.

Dopo il primo chilometro, la Picchettacarreggiata della stradina di campagna lascia spazio ad un sentiero. Purtroppo è impossibile dettare il proprio ritmo, ci si trova a dover spingere il concorrente davanti oppure a sentire il fiato sul collo, nel senso letterale del termine, di chi vorrebbe passarti. Gli spezzoni di single track sono davvero tanti, così ci sia adatta. Mi trovo abbastanza dietro e la gente se la prende con comodo. Due ragazzi discutono sull’assettRoby camerio del Novara calcio. Tante volte vorrei allungare ma il percorso si snoda nel bosco, bisogna fare attenzione a radici, alberi tagliati, cambi di direzione. Uscire dal tracciato principale risulterebbe controproducente. Verso il quinto chilometro il sentiero si allarga ed è possibile superare. Al sesto/settimo, qualcuno si ferma al ristoro, data la fresca mattinata, non sento nemmeno il bisogno di bere, quindi continuo sperando di guadagnare qualcosa. Si passa la spunta, poi ancora sentiero singolo, stavolta c’è una specie di slalom che costringe a continui cambi di direzione. Gli ultimi chilometri volano, non sono in affanno quindi posso spingere un pochino fino al traguardo. Non cambio ritmo ma allungo in una leggera progressione. Purtroppo ho corso troppo piano i primi cinque, la gara è andata. Finisco i miei 10,7 km chiudendo quarta tra le donne e 101 esimo nella classifica generale. Ritmo medio di quasi 5’ al km, molto molto lento. Foto di rito, qualche chiacchiera e me ne torno a casa velocissima, la mattinata è ancora lunga!

Personalmente il percorso non mi è piaciuto, ho trovato un po’ noioso il continuo susseguirsi di boschi; avrei intervallato portando la gara vicino a qualche corso d’acqua o ad ampi spazi. La valle del Ticino offre una vasta scelta quindi mi sarei aspettata maggior varietà. Stesso discorso per la mancanza di salite e discese: avrei movimentato di più il tutto.

Non nego che il cielo plumbeo possa aver influenzato la mia opinione, ciò non toglie che mi sono comunque divertita e la mattinata è trascorsa in modo piacevole.

Spero che passino ancora mesi prima di correre un’altra gara…

:-)

Tra l’altro…. domani aprono le iscrizioni per la Forest Race :-)))))

mercoledì, luglio 08, 2015

Gamba d’oro 2015 - Momo

10:21 PM 7

Ore 06:30 a.m. : mentre colaziono fisso il calendario GDO. Stasera tappa di Momo, come posso saltarla? Ci penso tutto il giorno, poi, esattamente 12 ore dopo decido di sbalzare l’allenamento in favore della gara. Ultimamente non mi sto ammazzando di fatica, anzi, mi godo la corsa per quello che è, ovvero il mio modo preferito per rilassarmi. Chissà se potrò comportarmi dignitosamente… ma alla fine chissenefrega; ho la voglia di correre quindi ho tutto quello che mi possa servire.

Non arrivo in ritardo, ma nemmeno con sufficiente anticipo per il riscaldamento. Corsetta per tornare alla macchina dove recupero i 2€ che avevo dimenticato e via ad iscrivermi, sperando non mi facciano la multa dato che la Fiesta rimane ad attendermi in un parcheggio riservato ai condomini. Qualche scambio di battute con i volti ormai noti ed è già ora di schierarsi. Alla partenza mi imbatto in Rino… strano correre con il proprio allenatore di secoli fa’!!! Affianco la ragazza che mi aveva preceduto a Caltignaga. 6 5 4 3 2 1 … partiti! Il rumore delle scarpe di 350 concorrenti che battono sull’asfalto è musica per le mie orecchie! Uno dei ricordi della gamba d’oro che mi rimarranno per sempre impressi e che richiamano nella mia mente la sensazione dell’ansia che provo quando inizia una gara ma allo stesso tempo la gioia per essere lì a provarci ancora.

Dopo il primo tratto sull’asfalto, il gruppone si riversa nella campagna momese. Il clima torrido degli ultimi giorni ha asciugato completamente la terra quindi, chi mi precede, solleva una quantità di polvere da far invidia ai piloti del Dakar rally. Nel passaggio al primo km registro un 4’19”. La mia vicina alla partenza, maglia fucsia, mi dà qualche metro, insieme ad una tipa con la canotta blu e ad un’altra che porta il proprio nome sulla schiena. Non mi lascio tentare, la gara è lunga, decido di non esagerare, per lo meno, non da subito. Il terzetto ha un passo leggero che non lascia trasparire alcun segno della fatica. Io, ehm, sono tutt’altra cosa, più un trattore che un fenicottero! Al secondo km supero una ragazza che non avevo visto essere davanti al gruppo di testa, tanto meglio, una in meno. Arrivati a metà del percorso, come preannunciato dallo speaker alla partenza, ecco il ristoro. Afferro una bottiglietta d’acqua e me la butto addosso, un po’ in testa e in parte sulla maglia, bagnandomi solo leggermente le labbra. Stanchezza a parte, riesco a centrare il cestino con la bottiglia. Siamo in un tratto di percorso tecnico che affatica polpacci e soprattutto caviglie, poi per fortuna ci si ributta in una stradina di campagna. Qui riprendo una delle ragazze del gruppetto di testa. Al quarto km però sale una tipa da dietro e iniziamo a darci bagarre. Tra tira e molla arriviamo all’ultimo chilometro. Tra il quinto e il sesto mi sento abbastanza stanca, ma felice. Vedo la maglia fucsia ad un centinaio di metri, tra me e lei… La canotta blu! Vorrei prenderla, per lo meno provarci. Mi avvicino, la tipa con cui sto battagliando non mi dà tregua, sale anche lei. Sono affaticata, ho sete e caldo, ma all’improvviso… ecco l’asfalto! Un leggero tratto in salita mi rende più aggressiva e con chissà quale forza riesco a cambiare. Volata finale, mi sembra di essere leggera… e senza sforzo aumento le falcate. Negli ultimi 100 metri guadagno ben 6 posizioni nella classifica generale superando la ragazza in blu e mettendo definitivamente la parola fine alla battaglia con la tipa che per ben due chilometri non mi aveva dato tregua. Al traguardo giungo 68-esima. Seconda tra le donne! Felicissima!!!! Cerco di stare in fila per la consegna del cartellino ma tra caldo e stanchezza la testa mi gira tantissimo. Solo al ristoro mi ricordo di arrestare il gps. Nonostante tutto, segna un 4’48” di media al km.

Nessuna premiazione, nemmeno la lettura della classifica. Vengono menzionati i primi di qualsiasi categoria, dal gruppo alpini, al primo avisino, al primo momese…. Nessun accenno ai vincitori della gara, no, avete capito bene, nemmeno ai primi.

Uffi, io ero già pronta con il mio cellulare per registrare il momento fatidico  in cui avrebbero letto il mio nome…. Vabbhè mi consolo, ritorno all’area ristoro, mi mangio il quarto panino con la nutella e vado a recuperare la Fiesta che fedele mi ha aspettata al parcheggio. Niente multa, almeno questo!

domenica, marzo 01, 2015

Gamba d’oro 2015 - Suno

11:28 PM 5

01 marzo 2015 – Caminoda del Carascio

7:30. La sveglia suona, apro gli occhi e mi sento felice ed emozionata, oggi riparte la gamba d’oro!

Prima tappa in quel di Suno dove alle 8:30 c’è già fermento. Dopo aver effettuato l’iscrizione, mi rimane un buon quarto d’ora per il riscaldamento, tempo che però mi brucio in chiacchierate e foto di rito.

GDO Suno 2015

Mi ritrovo alla partenza senza capire da che parte sono girata, o meglio, la direzione verso cui prenderà il via la corsa e mentre ci penso lo sparo dello start mi sorprende; brava Roby, non ti smentisci mai! Chi conosco è diverse file avanti, pazienza, il bello della gamba è che comunque vada non si è mai soli. Provo ad avvicinarmi a qualcuno a me noto ma senza successo, Fabio e Luca hanno un passo decisamente veloce. Riesco a passare solo Eugenio. Transito ai primi km ad un ritmo per me azzardato, chiudo il terzo addirittura in 4’21”, qui è meglio rallentare!  Ecco che si affaccia un po’ di fangazza e tra il quarto e il quinto km raggiungo una tipa che sembrerebbe alla mia portata. La affianco e miss simpatia mi dà una spallata che mi spinge nella palta. Queste sono le cose che non capisco: c’è gente che riesce a comportarsi in questo modo pur sapendo che la manifestazione  non è competitiva e che non ci sono chissà quali premi in palio. Per qualche centinaio di metri attendo, poi tento nuovamente il sorpasso al primo tentennare della ragazza. In un passaggio stretto mi avvicino al tipo che la precede tagliandole la strada. Lei mi urla parole gentili. Una lunga salita non troppo pendente ci porta a metà gara dove passo il punto di ristoro senza servirmene e vedendo Luca in difficoltà.percorso GDO  Suno 2015 La gamba l’ha costretto ad uno stop, lo passo dandogli una pacca sulla schiena e incitandolo a continuare. Si raggiunge un bivio, la freccia a sinistra indica ‘13 km’ quella a destra ‘26 km’; ma io questa segnaletica la conosco!!! La mente corre alla Forest Race di cui stiamo percorrendo un tratto in comune. Poi un pezzo per me difficile, una discesa in ciotolato. Ultimamente non amo particolarmente le discese, purtroppo la schiena ne risente e devo andare pianissimo. Miss simpatia mi passa. Cavoli non ci voleva! Mi dà diversi metri e negli ultimi chilometri tento di recuperare. Verso il nono inizia il tratto di asfalto che mi lascia presagire la vicinanza del traguardo. Vorrei aumentare ma non ho fiato, sento troppo caldo e non riesco a cambiare. Sono contenta di rivedere Luca che mi passa ma purtroppo non riesco ad attaccarmi al treno. Mi giunge all’orecchio il tifo al traguardo e appena svoltato l’angolo intravedo il gonfiabile. Un ultimo sforzo per superare uno scollinamento e sono arrivata! La Ste mi urla che sono 6°, classifica donne confermata dagli addetti all’arrivo. Nel totale mi posiziono al 131° esimo posto. Purtroppo per meno di 50 metri non riesco a superare Miss Italia! Pesco un bigliettino dal cestino dei premi a sorteggio sperando che non sia bianco  e…….. ecco cosa vinco:

premio GDONon mi sento molto bene, sono disidratata ma non riesco a buttar giù niente, a niente servono i tentativi di Fabio che arriva con le fette biscottate con la marmellata. Evidentemente non sono stata brava a gestire i cambi ritmo. Per fortuna nel giro di una decina di minuti questa sensazione passa e contenta vado a ritirare il mio meritatissmo premio nemmeno troppo importabile! :-D Poco dopo riesco anche a prendere qualcosa al ristoro…. le palline al cioccolato ricoperte di scaglie di cocco sono la fine del mondo, uno dei miei abbinamenti preferiti in assoluto, mi rimetterebbero in pista sempre! Super organizzazione, veloce ed efficiente, fantastico il rinfresco e i premi soprattutto per i piccoli!

Mattina bellissima, con la corsa della gamba d’oro a salutare il primo sorriso della primavera! Unica pecca la mancanza di Antonini Foto che regala sempre ricordi indelebili.

Dimenticavo… la mia classifica ve l’ho già detta, ma mancano due dettagli:

iscritti 861

arrivati 560

sotto, i miei passaggi.

tempi Suno GDO

lunedì, dicembre 08, 2014

Mezzomerico Forest Race 2014 – libera il maiale che è in te!

9:00 PM 6

08/12/2014

4^ edizione della Forest Race di Mezzomerico, in programma per il 16 novembre ma rimandata alla data odierna causa maltempo.

Dopo una notte insonne trascorsa facendo da spola tra il mio letto e quello del Vale, la fredda mattina dell’Immacolata scelgo le scarpe peggiori che mi sono rimaste e sono pronta per la Forest Race. Arrivo a Mezzomerico con sufficiente anticipo per ritirare il pacco gara e per potermi permettere qualche minuto di riscaldamento. Finalmente conosco personalmente il Kikko mio vicino di blog con cui fino ad oggi avevo scambiato solo qualche battuta virtuale :-). 

Come di consueto il GPS non prende il segnale….. GRRRRRR….

Parte il trail dei 26 km e alle 9:15, dopo aver registrato il pettorale, eccomi al via vicino al gruppo dei Bellirun. partenza 13 km

Si inizia sull’asfalto sebbene il volantino ne prevedeva la totale assenza; lo abbandoniamo quasi subito imboccando una delle classiche stradine di campagna in cui inizia a far capolino il nostro miglior amico di oggi, il FANGOOOO.  Spengo il Garmin, ormai è una causa persa. Il percorso è molto lento, tutto un saliscendi e sebbene le pendenze non siano impossibili, la palta non dà tregua e costringe ad una perenne sollecitazione di caviglie e polpacci. Qualcuno tenta di dettare un ritmo più elevato ma spesso, soprattutto nei tratti in discesa, i temerari vengono puniti; la gente inizia a cadere a destra e a sinistra, come se il suolo fosse ricoperto di sapone.  A volte si scivola senza avanzare.  Per un attimo ho la sensazione di trovarmi in una scena da videogioco, quando i giocatori vengono colpiti e cadono ovunque. Dopo pochi chilometri le gambe sono già pesantissime, un po’ per i tacchi di fango sotto alle scarpe ormai zuppe, un po’ per le continue variazioni di pendenza, così, quando mi trovo a dover guadare il primo torrente, non mi faccio troppi scrupoli e lo attraverso decisa, immergendo completamente le caviglie. Ci voleva una bella ripulita! Nella salita dotata di corde, un concorrete mi aiuta facendomi risparmiare un po’ di fatica. Le vigne si alternano ai boschi, capita di passare sotto ad un tronco e poi, proprio in cima ad una salita, uno spettacolo quasi onirico: la nostra stradina è protetta da una staccionata in legno oltre la quale i filari delle vigne scendono nello strapiombo fino ad essere inghiottiti dalla nebbia. Quasi galleggiassero sulle nuvole, le Alpi innevate illuminate dal sole, sembrano vicinissime.

Ancora salite, ancora discese, ancora due guadi e soprattutto ancora tantissimo fango.  Il paradiso di Peppa Pig! In realtà all’inizio sono un po’ titubante ma poi mi lancio nella palta, si vive una volta sola!!!!!!! Mi trattengo parecchio nei tratti in discesa, ho paura di farmi male, sarebbe un peccato dover star ferma proprio adesso che ho ripreso da pochi mesi!

Dai discorsi di chi mi corre accanto, intuisco che la prima metà è andata. Ho tanto fiato, le gambe invece sono imballate, arranco nella palta e scivolo diverse volte. Passo qualcuno, poi mi riprendono in un alternarsi continuo; non è una vera e propria gara ma più uno sguazzare nelle pozzanghere. Riesco ad avvicinarmi ad una ragazza  e battagliamo per un paio di chilometri, poi riesce ad avere la meglio sfruttando una discesa. mfr_passaggio al motto vecchioSenza GPS non ho idea della distanza percorsa, un ragazzo mi dice che siamo al 10° km. Ok, gli ultimi 3…ma sono morta! Sale la nebbia, sento freddo alle braccia. Un tratto di asfalto, non mancherà tanto! Tramite un’apertura a misura uomo magro si attraversa una siepe fitta e grandissima,  stupendo! Si ricomincia con le strade di campagna, un po’ meno fangose però.

Ho le gambe talmente cotte che vorrei smettere ma la nebbia è ovunque, non ho idea di dove siamo e ho totalmente perso l’orientamento e il senso della distanza. Tristezza, l’idea di non potermi nemmeno ritirare (dove andare???) mi mette ansia. Ormai sono incazzata con tutto il mondo, soprattutto con me quando quel giorno ho deciso di iscrivermi.

Sembra eterno, ormai il gruppo è sfilacciato, sia davanti che dietro… il vuoto! Iniziano a sorgermi i dubbi… e se avessi sbagliato? Eppure ogni tanto vedo la segnaletica verde fluo! Il mio ritmo è quello di una passeggiata, forse continuo a corricchiare giusto per avere meno freddo ma vado davvero molto piano; sento salire qualcuno dalle retrovie e ne sono contenta. Il ragazzo che mi affianca mi dice che siamo oltre  il quattordicesimo. Ne ho davvero abbastanza…. cosa devo schiacciare per far finire il gioco? Improvvisamente… delle macchine parcheggiate, delle voci…la vita!  Chiedo informazioni ad una signora che appare dal grigiore e lei mi incita dicendo che oltre poche decine di metri, anche se nascosto dalla nebbia, c’è il campo sportivo. Stento a crederci invece dopo qualche secondo ecco la struttura. Un balzo e sono in pista, un bel gruppone mi passa ma non mi interessa, basta arrivare alla fine. Non ho nemmeno il fiatone ma le mie gambe sono a pezzi. Grazie al chip potrei sapere subito il risultato ma sono talmente demoralizzata che preferisco dirigermi verso il ristoro. Un ragazzo sorridente viene a portarmi il tè  complimentandosi e ringraziandomi per essere stata il suo faro nella nebbia durante l’ultimo tratto! Mi sento un po’ presa in giro, comunque mi scaldo, poi panino con la salamella, fette biscottate, marmellata e via che corro alla macchina nelle mie scarpe bagnate. Sarà per la prossima. Fango ovunque, scarpe vestiti, Adidasunghie, capelli bagnati e  imbiancati da goccioline di nebbia. A casa il Simo mi chiede se sono andata ad una gara di corsa o a fare motocross :-D

E’ stata una gara strana, per i primi 10/12 km mi sono divertita tantissimo, poi non ho più retto e la fatica mi ha ammazzata.

Ecco la classifica

venerdì, giugno 14, 2013

Gamba d’oro 2013 – Fontaneto D’Agogna

10:53 PM 4

12 giugno 2013: 777 partecipanti, una marea. E tra questi, stasera ci siamo io e la Ele che non so come sono riuscita a convincere. Siamo qui?i primi Mava…… questi sono i primi! Noi partiamo un bel po’ dopo, con la Elena che sfotte perchè corro sul posto mentre non si procede nemmeno di un metro! Ma il via rimane pur sempre il via e in qualche modo bisogna attivarsi!Roby e Ele

La cronaca della gara completa non ci sta, o si fissano le sensazioni fresche oppure niente. Diciamo che la partenza non è stata proprio brillante; tento di correre il primo chilometro con la Ele ma abbiamo ritmi completamente diversi, decido allora di andarmene. Poco dopo vengo affiancata da due ragazzi che chiacchierano:

‘Oh, ma aumentiamo o no?’

‘Perchè?Non va bene così?’

‘Ma se stiamo correndo con i cadaveri!’

Ok, grazie, afferrato, anche se forse non è necessario sottolineare. Mi chiedo solo perchè non siete in testa. Non rispondo giusto perchè devo tenere il fiato per cose ben più importanti… in realtà mi viene anche da ridere!

Attraversati piani e boschetti il percorso si inerpica su una collinetta. Salita abbastanza lunghetta ma fattibile che ci regala un po’ di tonicità. Tra il terzo e il quarto chilometro si scende abbastanza in fretta e la mia schiena urla, non sforzo ma non freno nemmeno troppo. Cerco la costanza e mi faccio gli ultimi km più o meno sugli stessi ritmi. Arrivo al traguardo con ancora qualche energia per allungare fino al gonfiabile dove mi attende la fila per il cartellino. Chiudo i 6,5 km in poco meno di 32 minuti, tempo altino ma chissene, non ho speso troppo, il fiatone passa praticamente subito. 132°, classifica donne 7^. (Ho vinto un caffè con i colleghi) Gamba d'oro Fontaneto

Dimentico di stoppare il garmin quindi il tempo e i metri scorrono mentre consegno il cartellino e vago a caso al posto di defaticare. Ritorno sui miei passi mentre saluto Gisella e altri concorrenti che sono arrivati dopo di me, poi mi accorgo di bloccare il tempo. Svigia come una volpe! Recupero il Vale e il Simo e andiamo ad aspettare la Ele che arriva un po’ dopo metà classifica insultandomi e dicendomi che mai più si farà tirare in mezzo in sfacchinate del genere. Mega coda per rifocillarsi, qualcuno si lamenta anche. In effetti ci si poteva organizzare un pochino meglio, ma forse non ci si aspettava così tanta gente. Il te stradolce, la frutta (in particolare l’ananas, slurp) e la nutella ripagano! Perdonati e promossi. Bella la varietà del percorso.

Qui la mia gara

sabato, giugno 08, 2013

Gamba d’oro 2013 – Marano Ticino

3:20 PM 6
Nuova tappa della gamba che questa sera ci porta a Marano, praticamente, come se giocassi in casa. Non  c'è molta gente. Solito outfit da sfigata?  No! Poco prima della partenza arriva la Tamy che mi regala la maglia fucsia del Bellirun. Wow! Regalo graditissimo! Mi trasformo più velocemente di Arturo Brachetti e vado alla partenza dove il via mi sorprende mentre  chiacchiero, ormai è un classico! Purtroppo il Garmin non riesce a trovare il segnale, sicuramente ho fatto qualche casino. Per non sbagliare… mi metto a metà gruppo, ehm, seconda metà diciamo. Ecco il video della partenza in cui si sente la voce del Simo che lamenta la mia posizione arretrata. Mi dispiace, ma di buttarsi avanti proprio non se ne parla. :-D
Transito intorno al dodicesimo secondo, tutta a dx

Finita la parte abitata, becco il mio collega Fabio con cui battaglierò per tutti i 6 km. Inizia una discesa interminabile,  sento le gambe imballate, la stanchezza di mercoledì non è ancora scesa, ma stasera non c’è posto per le scuse, ci sono il Vale e il Simo a farmi il tifo e io voglio dare il meglio. I piedi sbattono nel tentativo di frenare, sembra il rumore degli zoccoli di tanti cavalli al galoppo, fantastico.Vedo la testa della corsa che ha già svoltato e mi precede di oltre 300 m (e pensare che siamo appena partiti!!!). Tra i primi c’è anche la Chiara che ormai è diventata straforte, del tipo alta magra e bionda in altre parole irraggiungibile! L’asfalto finisce, entriamo in un boschetto e il percorso è quello che viene definito tecnico. Supero qualcuno ma sono ancora molto indietro, il Fabio allunga, cerco di stargli a ruota, anche se dopo un po’ riesce a scappare. Il Rega ancora non si vede. I km non sono segnalati ma ogni volta che completiamo 1000 m sento i bip degli altri GPS, così riesco grossomodo a farmi un’idea della distanza percorsa. Inizia il salitone e… anche la mia rimonta. 1 chilometro di salita tosta con pendenza superiore al 10% è la Rascarola! Non devo cedere e mentalmente ripasso il mantra ‘3 passi e respiro’, chissà se davvero lo faccio? Un concorrente mi incita dicendomi che sto andando bene e che manca solo 1 km. E così inizio a scavallare diverse persone. Arrivata alla parte alta della salita, non ne ho quasi più, l’istinto è quello di aggrapparsi alla rete metallica sul lato destro, aiutarsi con le mani, con i denti, con tutto. Ho recuperato e mi trovo ad una ventina di metri dal Fabio. La salita finisce, curva a destra e si vede il traguardo. Duecento metri e ci siamo. Chiudo esanime, minimo accenno di sprint tanto per dire che  sono viva, 102° classificato e 4^ donna. Appena prima di me… non ci posso credere, la Chiara!!!!!!!!!!!!! Ho fatto un rimontone, non so nemmeno come. Troppo felice!!!!
Del Rega nemmeno l’ombra (197°) stavolta ce l’ho fatta!
Ed ora, la parte più faticosa, stare dietro al Vale che se ne corre in giro, incurante di ogni mio richiamo. L’ho sempre detto, non sono una scattista! Meno male che in questi casi ci pensa il papi.
Ottimo percorso, mi è piaciuto da matti!!!
stra marano tisin

mercoledì, giugno 05, 2013

Gamba d’oro 2013 - Caltignaga

10:58 PM 4

Stasera non girava. Gara piatta, noiosa. Presente quei giorni in cui non va bene niente? Ecco, per me la gara di stasera è andata così. E mi dispiace anche perchè c’erano il Vale e il Simo a vedermi.

Partenza con lo sparo, il primo chilometro mi è sembrato uguale al secondo, al terzo… tutti corsi nella speranza di cambiare ritmo prima o poi…. ma la svolta non è arrivata! Nessuna salita o discesa, percorso totalmente piatto in cui non mi sono mai svegliata. Mi dà fastidio l’afa che sento, la polvere sollevata dalla moto e da chi mi precede, le persone che sono partite prima di Gamba d'oro Caltignaga noi per la camminata e che non si spostano ai lati nonostante rischino di essere travolte. Sì oggi ho la luna, terribilmente, e non ho voglia di farmela passare. Mi accorgo dopo il quinto chilometro che mancano meno di 1000 m all’arrivo, ma ormai è tardi. Quando rimangono meno di 400 m al traguardo una ragazza mi passa ma non faccio nulla per impedirlo.

Chiudo intorno alla 105 esima posizione, classifica donne settima piazza. Ho patito tantissimo questi primi caldi, all’arrivo, pallida come un cencio, non vedo l’ora di andarmene a casa.

6 km tempo 27’16”.

Pazienza, le gare così capitano e ogni tanto ci vogliono :-)

Qui la mia gara

domenica, giugno 02, 2013

Branzack corre nel parco del Ticino

2:45 PM 10
Stanca che più stanca non si può. Il Vale che ha pianto fino alle 02:30 di questa mattina mi ha prosciugata. Eppure mi sveglio felice, so che oggi è ‘il gran giorno’. Quando lo scorso inverno in facebook si discuteva sulla data della gara, mai avrei sognato di prendervi parte seriamente. Le mie aspettative si limitavano al minigiro. Oggi invece si corre la 11 km, e tra i partecipanti ci sono anch’io ^_^
Arrivo con abbondante anticipo al campo sportivo di Bellinzago, non riuscivo a rimanere a casa un minuto di più. Atmosfera festosa, e tanta, tanta gente. Vado ad iscrivermi, poi arriva anche la Ila. Mi rifiuto di fare riscaldamento…. ho tutto il tempo per scaldarmi, no??? :-D
Salutiamo altri amici, poi andiamo a prendere posto al via e dopo aver valutato bene su dove posizionarci, scelgo di starmene verso la metà mentre la Ila si porta più avanti. Quasi non mi accorgo e… si parte. Il ritmo dei primi metri è abbastanza blando, dato l’elevato numero di concorrenti che mi precedono, attendo un po’ prima di iniziare a far girare le gambe. La Ila è davanti, provo a recuperarla e tento di tenere il suo passo. Il primo chilometro arriva presto e ci dirigiamo verso la vallata del parco del Ticino. Inizia la discesa, vedo la Ila che corre benissimo, leggera e senza sforzo, io….. lasciamo perdere. Le partenze veloci non sono il mio forte, decido quindi di non seguirla e la lascio andare con un po’ di rammarico, avrei sperato di correre un po’ di più con la mia amica ormai maratoneta! Anche un’occhiata al Garmin (già, questa è la novità di oggi, stupendo regalo di compleanno del Simo!!!) mi suggerisce di diminuire un pochino, non reggerei tutta la gara a questo ritmo. Discesone che ci porta nella valle del Ticino, quando siamo quasi al fiume mi passa il Rega: ‘Sei in affanno? ahahahhahah’ Questo mi sveglia. La Ila e le altre ragazze di un gruppetto che si è formato si vedono ancora, mi avvicino, mi avvicino ancora, poi le prendo. Verso il sesto chilometro ecco il punto ristoro; devo assolutamente bagnarmi le labbra. Sono abbastanza provata e al posto di centrare la bocca mi ribalto il bicchiere sul mento. –_- ‘ che stato ragazzi! E da qui… inizia il salitone. Non spingo per niente, ma cerco la costanza. Tre passi e respiro, tre passi e respiro. La salita è lunga ma la pendenza è ragionevole, pensavo peggio. A metà riesco a staccare Gisella, inizio a sentirmi bene e il respiro è abbastanza tranquillo.Bellinzago corre nel parco del Ticino
Raggiungo anche qualche ometto. Tratti di asfalto e di sterrato si alternano. Un tratto di bosco mi dà sollievo dal caldo.  In lontananza la chiesa della Madonna della neve e il GPS che mi segnala che ormai abbiamo passato il nono chilometro mi rincuorano. In prossimità del traguardo aumento un pochino per portarmi vicino a un gruppetto che mi aveva distanziato, non riuscendo però a superare nessuno. Chiudo sesta nella classifica donne, in generale non ne ho idea (aspettiamo le classifiche del Marco). Totale partecipanti: 353. Al traguardo c’è Rino a cui spettano i complimenti per l’ottima organizzazione: chilometri ben segnalati, percorso piacevole, il giusto alternarsi tra strada e sterrato, un bell’equilibrio di salite e discese. Decisamente piacevole e da rifare!  Non ascoltare chi già critica prima di aver gareggiato, l’invidia è una brutta bestia!
Branzack corre nel parco del Ticino Aspetto la Ila che si piazza decima, poi arriva Gisella (tredicesima). Intravedo il Simo che con il Vale in braccio si precipita al traguardo… troppo tardi, sono già arrivata!!! Si va tutti insieme al rinfresco: anche qui l’organizzazione non si è risparmiata: biscotti, fette biscottate con la marmellata, pizza a volontà. L’immancabile tè. Saluto tutti e facciamo per tornarcene a casa ma…. la Chiara mi dice di non scappare perchè verrò premiata come prima della mia categoria! O-ooooo!!! E chi si muove allora?


L'emozione più grande è stata ricevere il premio da chi mi ha insegnato a correre! Mitico Rino!!!!!!!!

giovedì, maggio 23, 2013

Alzate di Momo – Corsa del cirabebè

2:40 PM 7
22/05/2013
Questa  sera sono in mega ritardo (che strano….) ci mancava anche il passaggio a livello che vedo scendere in lontananza all’entrata di Momo. Controllo sul cruscotto, i minuti scorrono inesorabili e spero di arrivare in tempo. Ne approfitto per cambiami mentre quelli in coda mi guardano straniti. Finalmente ci muoviamo; parcheggio poco prima delle 20 e corro ad iscrivermi, appena in tempo! Alzate di Momo. 22.5.2013... (34)
Pochi secondi dopo mi inserisco nel gruppo dei partecipanti al giro lungo (6km) che sono già schierati sulla linea di partenza. L’orologio della chiesa scocca le 20 e una campanella ci dà il via. Si attraversa la frazione di Alzate di Momo e ci si dirige verso la campagna. Da dietro sento il rombo di un motore…. la moto apripista si è persa per strada e sta zigzagando tra le persone per portarsi alla guida del gruppo    O_ooo   :-D
A breve raggiungo l’indicazione del primo chilometro, mi piace quando la distanza è ben segnalata, uno può farsi un’idea. Vedo il Marco scattare in avanti e passarmi senza problemi,  non mi attacco al treno perché a quel ritmo non giungerei al traguardo,  ho già il fiatone, ma tutto rego. Il terzo e il quarto chilometro sono devastanti per le caviglie; il terreno è un po’ troppo morbido, quasi come se si corresse nella sabbia e anche i polpacci si fanno sentire. In questa fase riesco a superare un po’ di ragazze. Vedo in lontananza una tipa con la maglia blu, cerco di avvicinarmi ma il risultato è quello di arrivare al quinto km in affanno. Qui ci mescoliamo ai concorrenti del minigiro, non si capisce chi devi prendere e chi no ma l’aspetto positivo è quello di incrociare qualcuno che ti conosce e ti incita. :-)
Questo km mi sembra interminabile, fiato corto, non ho la minima idea della posizione che occupo. Mi faccio forza dicendomi che siamo vicini alla meta e per fortuna dopo un po’ il cartello dei 6 arriva. Penso di aver finito, invece no, ancora una curva, e poi un’altra, e poi una vietta, e poi…. poi finalmente a meno di 80 metri ecco il traguardo, un miraggio! Non c’è che dire, i 6 mi spaccano! Transita la ragazza con la maglia blu, ho mantenuto la distanza guadagnata ma non sono riuscita ad avvicinarmi ulteriormente. Arrivo Roby Cirabebè Alzate di Momo
Arrivo anch’io chiudendo in 82-esima posizione o giù di lì. Partecipanti 350. Classifica donne? Non si sa! Rimango un po’ delusa per quest’incognita ma sono troppo stanca per rimuginarci. E il cronometro? Arriva la Ste che mi dice: ‘Se siete partiti alla campana sono 28 minuti in questo momento!!!’ Questa sì che è precisione, a noi il Garmin ci fa un baffo, mitica Ste! Per concludere, un tè, tanto uovo di Pasqua e una chiacchierata con la Ila…. Mentre si zabetta, sento chiamare il mio nome al microfono! Non me l’aspettavo!!!!!! Conciata da sbatter via vado alla premiazione. 9^ classificata tra le donne!Premiazione momo cirabebè
Alzate di Momo. 22.5.2013. (20)
Raggiungendo l’auto mega risata! Di chi è la macchina parcheggiata subito dopo la mia? Ma certo, quella della Ila e della Ste che sono arrivate talmente in ritardo da perdersi la nostra partenza! Giusto in tempo per la distanza breve! Noi, le campionesse del ritardo!
Da qui il motto: quando pensi di essere l’ultimo ricorda che può sempre esserci qualcuno dietro di te!
Grazie ad Ale, Dany e Tamy per le foto, nonchè al sito Antonini.
Bellissima organizzazione!
Articolo Novara Oggi Articolo sul giornale ‘Novara Oggi’

domenica, maggio 19, 2013

Gamba d’oro 2013 - Veveri

3:41 PM 4
Durante la notte mi sveglio diverse volte a causa dello scrosciare della pioggia, sembra di dormire vicino ad una cascata. Nel dormiveglia valuto l’opportunità di dare buca alla gara, rigirandomi nel letto al suono della sveglia. Alle 7 però i rubinetti sembrano chiusi…   ^_^   Colazione del campione e mentre gli uomini di casa ancora dormono, via che mi precipito alla fiestina, direzione Veveri.
Non sembra esserci la stessa folla presente a S. Cristina, siamo decisamente meno; studio le facce e riconosco qualcuno già visto alle scorse gare. Prendo posizione nelle ultime fila e allo sparo mi butto nella mischia. Dopo il breve tratto sull’asfalto si sale su un ponticello e si supera il canale. Non ci sono sentieri ma stradine, quindi posso scegliere tranquillamente il ritmo da impostare con l’unica accortezza di interromperlo ogni qualvolta devo saltare una pozzanghera. C’è acqua ovunque: nei canali, nelle risaie, lungo il percorso che per alcuni tratti è costeggiato da una sorta di fosso di scolo per permettere di rendere la via un po’ più praticabile. Al quarto chilometro penso di aver esagerato, calcando un po’ troppo la mano (o meglio, il piede) ho ancora nel mirino Marco e questo la dice lunga, ho spinto troppo percui  rallento un attimo. Un signore ai lati mi urla ‘Sesta donna, bravissima’ mi dà il 5 e basta questo per darmi forza e riportarmi al passo di prima. Sesta… devo assolutamente mantenere la posizione. Spesso il tracciato è caratterizzato da inversioni a U e in una di queste scorgo una ragazza che mi precede a meno di 200 m. Posso farcela. Allungo il passo e le arrivo sempre più vicina… la supero ^_^!!!!! Raggiungo un gruppetto e mi faccio aiutare seguendone la scia. Continua il mio slalom, GARA PAZZA TRA LE POZZE! Tavolino spugnaggio, niente sosta, continuo. Dal sesto all’ottavo chilometro succede qualcosa di strano…. non mi sembra infatti di aver corso 2 km…. rimango perplessa e continuo. Verso l'8 km mi porto sempre più vicina a una tipa che sembra poter dare ancora molto, tentenno perchè non so se reggerò fino alla fine, però  voglio provarci…. Andata! Le sono davanti. Ecco il cartello con l’indicazione dell’ultimo chilometro. Progressione, ma senza esagerare, non ne ho quasi più. Ci sono un paio di ragazzi davanti a me e provo ad allungare insieme a loro, mentre su una discesina mi accorgo che non troppo distante c’è un’altra tipa. Mancano meno di 400 metri, lei sarà a meno di 100, non oso. Mi lascio cullare fino al traguardo, arrivando sorridente mentre mi comunicano: 4^ donna, 69° in classifica generale. Troppo contenta!!!
Mannaggia, premiazione per i primi tre!
Garone risultante da una settimana da incubo, però… direi che sfogarsi in questo modo non possa che far bene! Della serie ‘corri che ti passa’

P.S. Mentre si prendeva il tè ci si raccontava che a quanto pare ci hanno fatto sbagliare strada e tagliare parte del giro! :-D Immagino sia  accaduto tra il sesto e l’ottavo km

domenica, maggio 12, 2013

Gamba d’oro 2013 – Santa Cristina di Borgomanero (Marcia delle rose)

11:01 PM 7

Oggi ce ne volevano 12. Nei prossimi giorni ce ne vorrebbe anche qualcuno in più ma per il momento facciamoceli bastare.

Sveglia presto per poter fare colazione, poi via in macchina verso S.ta Cristina per la ‘marcia delle rose’. Mattinata bellissima, aria tersa e leggera brezza primaverile, un cielo azzurro che più azzurro non si può.

Partenza decisamente più blanda rispetto a quelle della 6 km del venerdì sera. I primi 1000 m volano senza che quasi me ne accorga. Poi…..… pausa di riflessione!!! Già, ad un certo punto, lungo un sentiero siamo costretti a fermarci perchè c’è qualcosa o qualcuno che rallenta il serpentone fino a fermarlo. Piano piano si riprende il ritmo e cerco di non esagerare. Sono nelle retrovie ma va bene così, l’obiettivo di oggi è arrivare in fondo a questi 12 km. Anche qui, come nelle ultime due gare, si sale e si scende in continuazione, però la pendenza è accettabile, solo in un caso faccio fatica a tenere il passo. Arrivo al punto di ristoro (situato a circa metà gara) abbastanza sciolta, con ancora tante energie. Da qui in avanti aumento leggermente e riesco a recuperare qualche posizione. Spesso i sentieri sono stretti, sembra di essere al GP di Montecarlo e sono costretta a rimanere dietro ad altri concorrenti per passarli non appena trovo uno spazio per infilarmi. All’ 8° km il controllo: rallento per lo scarabocchio sul cartellino e continuo l’inseguimento :-)

Gli ultimi chilometri scorrono via facilmente, e forse mi perdo qualche passaggio… Poco dopo aver passato l’indicazione dei 10 km ecco il cartello ‘Ultimo km’!!! Ma come, non erano 12???? Poco male, incremento, in questa fase finale recupero 3 donne, una di queste a tradimento…. mi accorgo infatti che c’è davanti un tipo che rallenta un gruppetto e cerco di passarlo appena prima di una strettoia. Ci provo, ci riesco! Ottimo, l’altra donna rimane dietro ed è costretta a tenere il ritmo del signore scoppiato mentre io me ne vado. Proseguo poi con un allungo che mi porta fino al gonfiabile. Qui i miei amici che mi incitano. Troppo bello arrivare con il tifo!!! GRAZIEEEEE Se mi fate avere il filmato lo pubblico!

Ah già, quasi dimenticavo la classifica: 248°, classifica donne 16^. Partecipanti 854.

SANTACRISTINA gamba d'oro 2013 Ho verificato, il percorso non era di 12 km ma di 11.7

sabato, maggio 04, 2013

Gamba d’oro 2013 - Veruno (Stradem)

3:32 PM 5
Partiamo da casa con il sole ma … nei pressi di Veruno ci si presenta una pioggerellina insignificante che appena prima della partenza si trasforma in un diluvio con tanto di grandine! Mentre il Simo e il Vale aspettano in macchina il cessare del maltempo, io vado ad iscrivermi raggiungendo appena in tempo il tendone. Qui si attendono le 20:00 nella classica atmosfera festosa, poi, appena la grandine smette, ci si porta sulla linea di partenza. Io furbona, con i 3 euro di resto dell’iscrizione stretti nel pugno perchè  non faccio in tempo a ritornare all’auto e non so dove lasciarli. Attendo il fischio al riparo di un balcone e al via, mi infilo tra i runner, inserendomi nel gruppo un po’ troppo avanti. Per qualche centinaio di metri sono costretta a tenere un passo incalzante, l’alternativa è farsi travolgere. Leggerissima salita, poi una discesa che ci porta a tuffarci nei boschi. Sì, tuffarci è la parola giusta: sul sentiero si sono formate delle pozzanghere enormi, il fango è ovunque e in un caso finisco in una ‘piscina naturale’ in cui l’acqua mi arriva al ginocchio… brutto essere alti meno di 1.60 m! Alcuni ragazzi vicino a me imprecano, a me viene da ridere immaginando come siamo conciati. Ho il fango negli occhi e sento un gustaccio in bocca. Mi supera un sacco di gente, penso che arriverò ultima ma non me ne frega.
Non riesco a trovare un ritmo ‘mio’. Nelle discese freno il più possibile consapevole del fatto che le mie Adidas torsion, ormai trasformatesi in modello ‘Sorcion’ non mi tengano più di tanto, in salita sono devastata, un po’ per il peso dei piedi pesantissimi, e un po’ per la palta che crea un fastidioso effetto ventosa. A parer mio, molte salite sono ripide e impegnative, questo però è il pensiero di una non allenata. Proseguiamo in un continuo alternarsi di salite e discese in cui l’impresa è quella di stare in piedi. Così per quasi tutta la gara eccetto il finale su strada. E l’imprevisto? Arriva, arriva…. ad un certo punto si spengono le luci… ebbene sì, ci ritroviamo in un tunnel buio pesto dove non si vede assolutamente niente. Sebbene al coperto, anche qui sotto scorre l’acqua che sento tra i piedi insieme ai ciotoli. Mantenere l’equilibrio senza vedere è difficilissimo!!! Verso la fine c’è una torcia che non illumina molto ma serve credo come indicazione. Appena sbuco dalla galleria finalmente una bella sorpresa, non piove più :-) . Cerco di aumentare un pochino ma senza successo. Nessuna azione incisiva da parte mia, da dietro arriva una ragazza che mi passa ma non reagisco. Supero una corrente tra Revislate e Veruno, subito P1090866 dopo una salita tremenda (non ce la facevo più, per una decina di metri ho camminato per riprendermi). Arrivo zuppa, sorniona, con la certezza di aver corso malissimo. Quasi al traguardo sento il Simo che mi incita, vedo i miei amici, mia cognata. Nessuno sprint finale. Consegno il cartellino, 18o-esimo classificato, 9^ donna. Pensavo molto peggio…. si vede che molti si sono ritirati e non sono entrati in classifica.  Ecco il Vale ad aspettarmi! Non posso nemmeno avvicinarmi perchè sono da sbatter via, entrerei volentieri in lavatrice!  Contenta lo stesso, ci riproverò alla prossima gara! Leggo ora che eravamo in 695 iscritti (qui trovate l’articolo).
Forse non è andata poi così male. :-)
Ecco il video del mio transito superlento sul traguardo.


sabato, aprile 27, 2013

Gamba d’oro 2013 - Mezzomerico

12:17 PM 6
Ed eccomi nella terra di Mezzo pronta per la seconda gara della stagione. A distanza di una settimana ritento la prova del venerdì sera che questa volta propone una distanza leggermente più lunga, 7 km. Il problema non è tanto il chilometro in aggiunta quanto la caratteristica del percorso c he si contraddistingue per uno scollinare continuo nelle campagne di Mezzomerico. Presa dall’entusiasmo riesco a coinvolgere A. a seguirmi nell’impresa. Ma partiamo dall’inizio.
mezzomerico Poco prima delle 20:00 prendiamo posto tra la schiera dei partenti ma…. lo sparo ci coglie impreparati perché intenti in una discussione con altri amici che ci hanno raggiunto all’ultimo minuto per partecipare al minigiro (km 1.5). Poco male, tanto trascorrono diversi secondi prima che le ultime fila possano rincorrere i concorrenti già avviati. Attraversiamo il paese accompagnati anche questa volta dai rintocchi delle campane. Siamo tantissimi, vedo gambe ovunque e mi sembra di inciampare ad ogni cambio di direzione. Ben presto l’asfalto lascia il posto allo sterrato e davanti ci si presenta la prima delle innumerevoli salite (quante ce ne sono state?????? ) Io e A. teniamo lo stesso passo, non brilliamo certo per la velocità con cui ci siamo approcciati alla gara, però iniziamo a sorpassare chi paga lo scotto di una partenza bruciante. A. dice che abbiamo passato la metà gara, io me la rido rispondendo che sì e no avremo percorso un paio di chilometri scarsi. Le salite si susseguono, intervallate da qualche falso piano, un po’ di discesa, poi ancora salita. Il percorso attraversa innumerevoli vigneti e qualche boschetto; quando la vegetazione dirada, intravediamo in lontananza chi ci precede. Ogni qualvolta scorgo una tipa alla mia portata, incremento leggermente il ritmo per andarla a prendere. Mi sento bene, consapevole del ritmo che abbiamo impostato e di quanto posso osare. Metto la freccia e in un unico sorpasso mi trovo davanti ad un gruppetto. A. mi segue a ruota. Discesone, mi lascio andare morbida approfittandone per recuperare qualche forza e riportare  il respiro sotto controllo. Non sento più l’incedere di A. ma non mi giro a cercarlo (come posso dimenticare gli insegnamenti di Rino??? Mai voltarsi indietro, mai!!!).  Penso che ormai non mancherà molto, e sento che posso spingere ancora un po’ continuando la progressione. In lontananza, quasi come un miraggio, ecco il nastro d’asfalto, segno che non sono distante dalla meta. Si scende ancora, stavolta con una pendenza un po’ troppo elevata che mi costringe a frenare leggermente ma non mi impedisce a fagocitare altre due ragazze. Sono finalmente in paese, e nella mia maglietta rossa supero un terzetto sentendoli commentare: ' Però sto peperoncino come viaggia!’ Mi sembra di non arrivare mai poi finalmente vedo il  gonfiabile. Ad una cinquantina di metri c’è una ragazza…. posso farcela! L’ultimo allungo e le sono davanti! Contenta inchiodo dietro alla fila per la consegna del cartellino e quasi non riesco a fermarmi andando ad urtare il ragazzo che mi precede. Mi gira la testa ed è bruttissimo dover stare fermi così tanto prima di potersi rilassare. Dietro di me arriva altra gente. Ad una distanza di una ventina di concorrenti ecco anche A.!!!! Al tavolo mi dicono la classifica…. suspance……..221esima in totale, classifica donne 18 esima (non so ancora quanti eravamo ma appena ho il numero aggiorno). Sono contenta, molto più soddisfatta della scorsa volta. Mi fanno male i muscoli,  sono strasudata. Il percorso era duro , ma il paesaggio rilassante. Cielo nuvoloso con un pioggerellina iniziale che dopo i primi chilometri si è spenta. Nessun pensiero in testa.
Ringrazio il Barba per avermi accompagnata nell’impresa!

venerdì, aprile 19, 2013

Gamba d’oro 2013 – San Giovanni di Oleggio

11:04 PM 8
Prima corsa ufficiale della stagione!
Partenza nelle retrovie, dopo lo sparo passano diversi secondi prima che ci si possa mettere in moto. Forse posizionarsi nelle ultime file non è stata una furbata. Nonostante il tempaccio siamo comunque parecchi. Inizialmente il percorso si snoda lungo la discesa che costeggia la chiesa, con le campane che suonano festose e il gruppone compatto che si butta nella vallata del parco del Ticino. Il cielo non promette niente di buono ma la pioggerellina che ci accompagna è piacevole. Dopo qualche curva mi sembra di andare ad un buon passo senza  spendere troppo…. inizio a superare qualche persona. Il primo chilometro vola poi… dopo qualche svolta mi accorgo di faticare. Il vento è contrario ed è aumentato parecchio nel giro di qualche minuto. Riesco comunque a risalire di alcune posizioni senza farmi riprendere da chi avevo precedentemente superato. Piove forte, sento le gocce colpirmi violentemente il viso . Presto ho la maglietta e i pantaloni completamente fradici, le scarpe pesanti, già zuppe d’acqua  quando non  siamo nemmeno a metà gara. Inizio a sentire freddo, soprattutto alle braccia e non riesco a sbloccarmi. Non ho nemmeno il fiatone ma  mi sento rigida. Tuoni che rimbombano e un fulmine che illumina il percorso come se 100 fotografi avessero scattato in contemporanea. Mi aggrego ad un gruppetto appena prima di entrare in un bosco. Un’altra idea grandiosa… Ai lati ci sono rovi che impediscono di passare e sono costretta a rimanere dietro a chi corre fianco a fianco lungo il sentiero. Riesco a superarli passandoli a lato e per poco non mi ribalto, il terreno è scivolosissimo. Ad ogni curva mi sento come un equilibrista. Inizia la salita ormai metà gara è andata  e il percorso si unisce a quello del minigiro. Continuo a correre allo stesso ritmo senza incrementare, sono completamente bloccata dal freddo. Duello con un tipo che ha più o meno il mio passo. Ti supero io, risali tu, mi rifaccio viva, mi riprendi…. finalmente riesco a distanziarti. Non ho voglia di aumentare anche se mi rendo conto che manca poco al traguardo. C’è uno alla mia portata eppure non ci provo, quasi non mi riconosco. Transito sotto il gonfiabile in sordina e mi appresto a consegnare il cartellino. Sensazione bruttissima di non aver dato tutto, nemmeno l’80%. Non sono riuscita a bloccare la mente. Mi dicono la classifica (Vi piacerebbe sapere il risultato vero??????).
Il cronometro di sicuro non è dalla mia, però sono contenta (devo ancora capire perchè…). Un tè caldo, qualche biscotto e via che si vola a casa verso una doccia calda!
Bella organizzazione, ma io in particolare ringrazio chi mi ha aspettata con impazienza, avrebbe voluto esserci ma non ha potuto, chi mi ha sopportata durante tutto il giorno (ehm… settimana?) con la mia ansia per un nonnulla.